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Tasse, Berlusconi contro Monti: quoziente familiare e due aliquote Irpef

Giulio Bucchi
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di Tommaso Montesano Per lui il «caso Mussolini» è chiuso. È stata solo «speculazione elettorale». Del resto, ricorda Silvio Berlusconi, «quale leader italiano, se non il sottoscritto, è stato definito dal primo ministro israeliano in carica come l'amico migliore di Israele?». Nessun dubbio, quindi: le polemiche scatenate nel giorno della memoria dalla sua frase sul Duce che aveva anche «fatto bene», sono un «caso montato ad arte. Mi rivolgo a tutti gli italiani di buon senso perché è evidente che questa polemica è stata gonfiata a scopi elettorali». Berlusconi ha fretta di chiudere l'incidente e di tornare a cavalcare l'argomento che fin qui si è rivelato vincente per l'«operazione recupero»: la politica fiscale. Ecco, così, oltre all'abolizione dell'Imu nel «primo consiglio dei ministri», la riduzione della spesa pubblica «del 10% in cinque anni» per destinare il risparmio ottenuto - ottanta miliardi - alla riduzione delle tasse per famiglie e imprese. Leggi l'articolo integrale di Tommaso Montesano su Libero in edicola oggi, martedì 13 gennaio

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