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Sondaggi, effetto Mps: Bersani e Monti giù, Grillo e Berlusconi in rimonta

Giulio Bucchi
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Il crac del Monte dei Paschi di Siena fa male, malissimo al Pd e bene, benissimo al Movimento 5 Stelle. Non solo come immagine, con Pierluigi Bersani sotto schiaffo e Beppe Grillo nei panni a lui più congeniali, quello del fustigatore. Anche i sondaggi lo confermano. In quello di Sky Tg24 realizzato da Tecnè, per esempio, Pd e Sel continuano la loro discesa: dal 35% del 19 gennaio il centrosinistra è passato al 34,1 di oggi. Guadagnano, invece, Pdl, Lega e La Destra che dal 26,5% salgono al 27,6%, guadagnando oltre un punto percentuale. Dallo scandalo Mps non è uscito bene nemmeno il governo. E la diretta emanazione dell'esecutivo dei tecnici, il Centrino di Monti, Casini e Fini, ha subito le conseguenze: il 19 gennaio la Lista Monti era al 15,2%, oggi ha perso 1,2 punti fissandosi a un misero 14 per cento. Nuovo sorpasso, allora, per Grillo e 5 Stelle, di nuovo terzo partito con il 14,6% (+0.6% rispetto a una settimana fa). E Ingroia? Rivoluzione Civile è fondamentalmente stabile: recupera e torna all'originario 4,8%, ma ancora non riesce a sfondare quota 5 punti.  Il terrore di Pierluigi - Il calo nei sondaggi si può tradurre, inevitabilmente, in un emorragia di voti. Il Partito democratico, attaccato da destra ed eroso in maniera inesorabile da sinistra da quelli che fino a poco tempo fa considerava amici, inizia a farsi i conti in tasca: il terrore è quello di perdere, da qui a un mese, il 4% dei consensi che andranno inevitabilmente a ingrossare le fila di chi sta picchiando duro sulla questione Pd-banche-moralità, vale a dire Antonio Ingroia e, rieccolo, Beppe Grillo. In tutto, si tratterebbe di un milione e mezzo di voti in meno. Se così fosse, Bersani potrebbe scordarsi la vittoria e anche i giochi alla Camera potrebbero clamorosamente riaprisi. Il sondaggio per fasce d'età - Per il Movimento 5 Stelle le buone notizie arrivano anche da un altro sondaggio, quello realizzato dall'istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Raitre. Nelle intenzioni di voto per fasce di età, il Pd è il partito a raccogliere più consensi dagli elettori tra i 18 e i 34 anni (26%), ma il Movimento 5 Stelle lo segue a distanza di soli 4 punti attestandosi al 22 percento. Tra gli elettori tra 35 e 64  anni guida il Pd (24%) e raggiunge il picco del 41 percento considerando il bacino  degli over 65. Grillo è a pari merito con il Pdl in   quella 35-64 anni (19%). Il Pdl e Scelta civica con Monti raccolgono la stessa quota di consensi (10%) dagli elettori più giovani. La lista del Professore è invece al 6% insieme a Lega Nord-Lista Tremonti nella fascia degli over 65.  

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