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Monti all'attacco di Bersani:"Sui conti spaventi i mercati"E lui se la prende: "Tutte balle"

Bersani e Monti

I due si beccano a distanza. Il segretario vuole fare il duro con Monti: "I mercati sanno leggere e scrivere". Ma il premier, dopo il voto, ha bisogno dell'alleanza con il Pd

Ignazio Stagno
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La finta guerra è già finit? Monti e Bersani si pizzicano prima di far l'amore. In parlamento. Questa volta il terreno di scontro sono i conti pubblici. Già perchè il segretario Pierluigi Bersani si è permesso di criticare il premier sulle riforme e sulla presunta crescita che Monti annuncia per la seconda metà del 2013. Bersani ha parlato di "polvere sotto il tappeto". Un'accusa pesante per il Prof. In sostanza il leader del Pd sostiene che il peggio, con la ricetta Monti, deve ancora venire. A questo punto da Davos, il premier va su tutte le furie  non accetta le critiche e invita Bersani a "non parlare di polvere sotto il tappeto perchè, al di là della sua volontà, può risuonare sinistro sui mercati internazionali, dando l'idea che ci siano cose nascoste nel bilancio pubblico". Mario Monti replica così al leader Pd e avverte:   "Sono sicuro - aggiunge Monti - che, se fosse veramente il pensiero di Bersani, lo direbbe in maniera trasparente senza che si creino equivoci". A questo punto lo scontro si accende e viene completato dalle parole di Bersani che risentito risponde al Prof: "I mercati sanno leggere e scrivere, sanno benissimo che io, se tocca a me, rispetterò i patti, che garantiremo il pareggio di bilancio al netto del ciclo. Se ci saranno problemi, li affronteremo. Nessun imbroglio e nessuna zona opaca, ma c'è la realtà dei fatti. Bisogna verificare come si configurerà il 2013, tra l'andamento dei tassi d'interesse, l'andamento dei ciclo e le spese legate alla recessione", ha sottolineato Bersani, "essendo evidente che il nuovo governo dovrà garantire il pareggio di bilancio al netto del ciclo". Insomma i due si fanno la guerra. Ora. Dopo a braccetto andranno a palazzo Chigi. Forse.

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