Governo, Matteo Renzi: "Nello Sblocca Italia cantieri per 10 miliardi". Giustizia, sì a responsabilità civile dei magistrati
Renzi tira fuori il gelato, ma all'Italia servirebbe un tiramisù che non arriva. Dopo lo show con cono artigianale nel cortile di Palazzo Chigi, in favore di giornalisti, fotografi e tv, il premier Matteo Renzi ha annunciato i punti chiave del Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio, venerdì 29 agosto. Un CdM tanto atteso quanto deludente, perché come previsto nelle ultime ore il menù del governo è stato svuotato del piatto-scuola, la cui riforma è stata annunciata per mercoledì prossimo. "Sblocca Italia" e giustizia: le riforme di Renzi: guarda le slides di Renzi "Dieci miliardi per i cantieri" - In conferenza stampa, Renzi snocciola i vari punti affrontati in Consiglio dei ministri. Fin dall'esordio, però, si capisce che il tema del giorno è la "frenata". Non è un caso che il premier arrivato al potere di corsa ora lanci il nuovo slogan dei suoi annunciati "mille giorni", un emblematico "passodopopasso". Il cuore dello "Sblocca Italia" sarà lo sblocco di 3,8 miliardi per i cantieri: "Nei prossimi 12 mesi saranno sbloccate opere per un valore di 10 miliardi". Basterà per rilanciare il paese? A giudicare dai dati Istat diffusi oggi, no. "I consumi hanno un segno più, minimo ma più - commenta cercando di seminare un po' di ottimismo il premier -. Il punto drammatico sono gli investimenti, in particolare nel settore dell'edilizia. Confermiamo l'ecobonus". Giustizia civile e responsabilità dei magistrati - Dopo lo Sblocca Italia si passa al pacchetto giustizia, dimezzato visto che i ministri non hanno affrontato la questione della riforma penale, vera e propria bomba pronta ad esplodere sotto le poltrone della maggioranza. Nel ddl "ci sono le norme su autoriciclaggio, falso in bilancio e prescrizione. E c'è la responsabilità civile dei magistrati, così che chi sbaglia paga, una regola di buonsenso non punitiva". L'obiettivo, come annunciato già su Twitter alla vigilia, è quello di "dimezzare i tempi del contenzioso civile e dell'arretrato", puntando anche a dimezzare la pausa estiva dei tribunali e i tempi per le separazioni. C'è poi una delega al governo sul tema delle intercettazioni, tanto caro a Ncd. "E' un tema di buonsenso - spiega il premier -. Non vogliamo mettere bavagli a nessuno ma pensiamo che non si può ledere sfera personale". Infine, il tema scuola: "Nessuno scontro col ministro Giannini - glissa Renzi -. La riforma è pronta, parte nel 2015. Non c'è alcun problema di copertura: lo presenteremo mercoledì". di Claudio Brigliadori @piadinamilanese