Sblocca Italia: Pier Carlo Padoan gela Renzi sui fondi per il decreto
Scontro nel governo. Da una parte Renzi promette al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi fondi per le grandi opere, dall'altra il premier sbatte sul muro di Pier Carlo Padoan che di aprire le casse con il decreto "Sblocca Italia" non ha nessuna intenzione. Insomma il piatto forte del Big Bang promesso da Matteo Renzi per il consiglio dei ministri del prossimo 29 agosto potrebbe essere indigesto. La pioggia di miliardi per rilanciare la crescita non c'é. E anche lo stesso Lupi oggi ha dovuto riconoscere: "Una parte delle coperture potrebbe arrivare nella legge di stabilità". Lo scontro - Il faccia a faccia risolutivo arriverà con ogni probabilità giovedì, quando i due ministri proveranno ad incrociare il volere con il potere sul contenuto finale del provvedimento. Nell'incontro di lunedì con il premier, Padoan ha notificato all'ex sindaco di Firenze gli strettissimi margini di manovra nel bilancio per potere finanziare la lista dei desideri del capo del governo. Oggi il ministro Lupi ha provato a portarsi avanti negando qualsiasi scontro in corso con il Tesoro sulla possibile difficoltà nel reperire risorse per finanziare il provvedimento, puntualizzando che "lo Sblocca Italia mira prevalentemente a sbloccare la burocrazia". Nodo casa - Lo scontro tra palazzo Chigi e via XX settembre prosegue anche sul fronte casa. Renzi aveva promesso un pacchetto edilizia con la stabilizzazione dell'ecobonus anche per il prossimo anno, sgravi per gli investimenti in abitazioni in locazione e agevolazioni fiscali per le permute immobiliari che prevedono l'acquisto di immobili ad alto rendimento energetico. Di questi provvedimenti, il primo è già finanziato per tutto il 2014 e quindi l'estensione può essere affrontata con la legge di stabilità. Tutti gli altri necessitano di nuove risorse. Che a quanto pare non ci sono...