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Kyenge contro Alfano: "I vu' cumprà inventati dal pregiudizio"

Lucia Esposito
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"L'obiettivo è radere al suolo il meccanismo della contraffazione. Gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di vu' cumprà". Angelino Alfano annuncia la  stretta contro l'abusivismo e in conferenza stampa presenta la nuova direttiva "Spiagge sicure e serene", dedicata alla prevenzione e al contrasto della contraffazione soprattutto nelle località balneari e  nei luoghi delle vacanze estive. Le critiche - Un provvedimento che ha scatenato un mare di polemiche, oltre che per i contenuti anche per l'espressione "orda di vu cumprà", duramente criticato sia sul versante politico, Pd e Verdi in testa, sia da Caritas e Comunità di Sant'Egidio. E mentre il presidente della Commissione diritti umani del Senato, Luigi Manconi, invita il ministro ad utilizzare un "linguaggio più responsabile", sui social network si scatena una pioggia di reazioni. La reazione - Tra i tanti che hanno criticato Alfano c'è anche la ex collega Cécile Kyenge. "Il ministro Alfano - replica l'esponente del Pd - non cessa di banalizzare fenomeni che la sua carica dovrebbe conoscere bene, alimentando stereotipi e pregiudizi, utilizzando termini come vu' cumprà che peraltro neanche esistono nel linguaggio comune, inventati dal pregiudizio. Contro anche Debora Serracchiani. Ci sono tanti modi - afferma - per riferirsi agli extracomunitrari, e quello usato da Alfano mi pare davvero infelice. Nel merito del fenomeno della contraffazione, è un danno enorme per l'economia italiana, causato in primo luogo da chi fabbrica la merce e dalle organizzazioni che la smistano e, buoni ultimi, dagli ambulanti sulle spiagge"

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