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Dell'Utri risponde a Silvio: "Hai sbagliato dovevi candidarmi, perderai voti"

Marcello Dell'Utri

Il senatore si rammarica per la sua esclusione dalle liste. Difende Cosentino e tesse le lodi di Bersani e dice: "Un suo governo meglio di quello del Prof"

Ignazio Stagno
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E dopo Nicola Cosentino, tocca a Marcello Dell'Utri parlare di se stesso e degli altri esclusi dalle liste del Pdl. Intervistato da LaZanzara di Radio24 il senatore bacchetta il Cavaliere: "Io non mi sento impresentabile, però Berlusconi mi ha detto che mettendomi in lista perde un milione e mezzo di elettori. Io in realtà pensavo di prenderli i voti, volete che non ci siano un milione e mezzo di delinquenti che mi votano?". Dopo aver scherzato parla di Cosentino e su Nick, Dell'Utri, è garantista: "Forse con Cosentino il Pdl perde elettori perché ha un rapporto con il territorio. Io Cosentino l'avrei tenuto perché le accuse non stanno in piedi e poi non candidarlo significa mandarlo direttamente a Poggioreale, una cosa assurda". E sulle esclusioni ha le idde chiare. L'ordine è partito da Silvio non da Alfano: "No, decide tutto Berlusconi -spiega- se lui mi voleva io ero in lista, che poteva fare Alfano? Silvio mi ha chiesto un passo indietro così può dire di no anche agli altri". Infine a sorpresa il senatore palermitano tesse le lodi di Pier Luigi Bersani: "Se ci fosse un bel governo di sinistra mi piacerebbe. Una bella sinistra seria come quella di una volta, Bersani-Vendola. Meglio di un governo con Monti. Bersani l'ho conosciuto è una persona che apprezzo, una persona stimabile, un avversario perbene".

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