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Sgarbi ritira la sua candidatura

Il critico d'arte cambia idea dopo l'alleanza Pdl-Lega: "Così il mio movimento non ha più senso"

Eliana Giusto
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"Non mi candido più". Vittorio Sgarbi ha annunciato così la fine della corsa: la lista che ricalcava il motto della Lega, Prima il Nord, non esiste più, "abbiamo deciso di ritirarla". In questo modo il movimento nato per rosicchiare voti al Carroccio non spaventerà più nessuno, né i lumbard né, tantomeno, il Cavaliere. "Se non ci fosse stata l'alleanza tra il Pdl e la Lega - spiega Sgarbi - allora avrebbe avuto un senso, ma così non lo ha più. Era nata per dare una  mano a Silvio Berlusconi, non per ostacolarlo". La vicenda Cosentino - Quanto al proprio futuro politico, "preferisco ritirarmi a meditare in convento - ironizza il critico d'arte - perché con le liste che vedo in giro abbiamo superato l'invalicabile soglia dell'orrore. Cosentino al confronto di certi candidati sembra Winston Churchill". Sgarbi riserva una stilettata anche al governatore campano, Stefano Caldoro, che si sarebbe speso non poco per l'esclusione di Cosentino dalle liste del Pdl. "Berlusconi - tuona - dovrebbe chiedergli di dimettersi visto che è stato eletto grazie ai voti di Cosentino. Qui ormai siamo al teatro dell'assurdo".

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