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Cosentino è fuori, Mara Carfagna ha vinto la sua "guerra" in Campania

Dal 2010 l'ex ministro alle pari opportunità chiedeva pulizia nel Pdl. Voleva la testa dell'ex sottosegretario. Ora dopo 3 anni le hanno dato ragione

Ignazio Stagno
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La "linea Carfagna" dentro il Pdl si è fatta strada. L'ex ministro per le pari opportunità non ha mai digerito la presenza di Nicola Cosentino dentro il Pdl. Mara, campana come Nick, non ha mai perso occasione per sottolineare come nel Pdl ci fosse bisogno di una pulizia generale. Gli scontri con Cosentino nascono quando Mara Carfagna è ministro del governo Berlusconi. La prima scintilla c'è per via di un inceneritore da fare in Campania. Con un provvedimento il governo dà nel 2010 la competenza in materia alle province. Cosentino era affiancato in Campania da Edmondo Cirielli, presidente della provincia di Salerno. La Carfagna invece era posizionata sull'asse Caldoro del Pdl campano. E' stata lei una degli sponsor della candidatura di Stefano Caldoro a governatore, soffiando da sotto il naso la possibilità a Cosentino di candidarsi. Ma quando è arrivata la grana inceneritore che ha dato semaforo verde a Cosentino e Cirielli, la Carfagna ha capito che nel Pdl Nick era ancora potente.  Deve dimettersi - Già due anni fa la Carfagna su Cosentino aveva detto: "Io sono garantista, ma lui deve dimettersi per ragioni di opportunità politica. Le indagini sono in corso e per noi garantisti vale sempre la presunzione di innocenza: lasciamo che i magistrati accertino le eventuali responsabilità penali di Cosentino. Ma quando emergono questi casi ci sono anche delle questioni di opportunità. Mi spiego: sul territorio ci sono militanti e dirigenti che si affannano per realizzare gli ideali in cui credono. È un esercito che mi emoziona e che in noi dirigenti nazionali cerca un modello da seguire. Questi episodi tradiscono i loro ideali”. Poi ancora più direttamente aveva sostenuto il segretario Angelino Alfano che aveva pensato di rifondare il partito rivendicando liste pulite alle prossime elezioni: "Le primarie sono un passaggio irrinunciabile di quel percorso verso la pulizia del partito che ci chiedono a gran voce i nostri elettori e del quale tutti noi dirigenti del Pdl sentiamo l'esigenza da tempo. Il Pdl può tornare ad essere il  partito degli onesti e delle persone pulite, al di sopra di ogni sospetto. E' questo che ci ha chiesto Silvio Berlusconi. Questa esigenza è ancora più impellente oggi in vista della composizione delle liste per i candidati alle elezioni politiche e per  le regionali in Lazio e Lombardia". Ora Mara Carfagna ha vinto la sua battaglia. Dopo aver visto gestire i rifiuti dall'asse Cosentino-Cirielli nella "sua" Salerno, l'ex ministro mette a segno un punto tra le mura del Pdl. A volere la pulizia non è l'unica. E lei lo sa. Ieri lasciando via Dell'Umiltà, nelle ore in cui si decideva sulle liste, su una possibibilità di vedere Coisentino in lista ha detto: "Credo di no". Aveva ragione.

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