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Esclusi gli ex AnEsplode l'ira: "Pulizia etnica"

Lucia Esposito
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Tra i grandi eslusi dalle liste del Pdl spiccano i nomi di ex finiani di peso come Andrea Ronchi, che fu ministro e poi lasciò Fli ma anche Adolfo Urso, Paquale Viespoli e Pippo Scalia. Dopo aver lasciato l'esecutivo Berlusconi ingranarono la retromarcia e sposarono la battaglia di Alfano. "E' chiaro che c'è stata una pulizia etnica nei confronti di coloro che provengono da An, mi sembra innegabile - si è lamentato a Radio Radicale il parlamentare Pdl Mario Landolfi -. Il mio nome non è neppure arrivato al tavolo in cui si decidevano le liste perché penso di essere rimasto vittima di un veto del commissario regionale in Campania, il senatore Nitto Palma, che ha improntato la propria attività ad un appiattimento sulla figura dell'onorevole Cosentino". "Noi non abbiamo seguito Fini - ha spiegato Landolfi - perché abbiamo convintamente aderito al progetto del Pdl, ne abbiamo inteso il valore strategico, pensavamo e pensiamo che un grande contenitore così inteso ci avvicinasse alle grandi famiglie europee e quindi ritenevamo questa strada degna di essere proseguita fino alle sue logiche conseguenze. Oggi  - conclude deluso - ci troviamo di fronte ad una mutazione genetica del Pdl che mette dentro liste a casaccio, siamo nella parte finale di un percorso e che rischia di essere confusa e poco propizia per l'avvenir

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