Monti, la balla della società civile:le sue liste sono piene di politici
Il Professore si vanta: "Con me non corre nessun parlamentare". Peccato però che in lizza per un seggio c'è una miriade di sindaci e amministratori locali
di Franco Bechis Davanti al direttore del Corriere della Sera Mario Monti ha provato ad appuntarsi la medaglia sul petto: «Quanto alla nostra lista per la Camera, Scelta Civica, faccio notare che è la prima volta che viene proposta agli elettori, su base nazionale, una formazione che non include alcun ex parlamentare, ma solo esponenti di valore del volontariato del mondo dei lavoratori dipendenti, delle professioni, dell'associazionismo, dell'imprenditoria, della scienza, gente capace, persone che hanno scelto di rischiare, con coraggio e avendo fatto rinunce significative«. In tante parole che poi sono servite al premier in carica a proporsi come leader dell'antipolitica alternativo a Beppe Grillo (lo ha proprio fatto nell'intervista apparsa domenica), c'è una sola verità: alla Camera Monti non ha candidato nessun ex parlamentare. Infatti li ha candidati tutti al Senato: da Pietro Ichino a Giuliano Cazzola a Mario Mauro, e via dicendo. Ma le liste della Camera sono farcite come quelle di pochi altri partiti di professionisti della politica locale. Zeppe di consiglieri provinciali a cui Monti ha tolto la poltrona per decreto per poi rioffrirla con questa candidatura. Consiglieri regionali in carica, consiglieri comunali da una vita, transfughi di partito in partito da lustri, veri campioni del cambio di casacca. Un campionario variopinto e assai lontano dalla descrizione del professore. Eccone alcuni esempi. Il professionista della politica più classico è Lorenzo Dellai, capolista in Trentino Alto Adige, ex Dc, ppi. Margherita e Pd. Sindaco di Trento nel 1990 e nel 1995. Presidente del consiglio Regionale fra il 1998 e il 1999. Dal 1999 ad oggi per tre volte presidente della provincia di Trento. Come si fa a definire esponente della società civile uno che un curriculum così? Nella stessa circoscrizione il terzo in lista è Marcello Carli, assessore allo sport del comune di Merano. Al quarto Flavia Fontana, ex presidente della Margherita, già consigliere comunale e poi consigliere provinciale fra il 2003 e il 2008, ma nelle fila dell'Udc. In Veneto 1 al terzo posto in questa strana lista civica c'è Domenico Menorello, ex Forza Italia, già vicesindaco e poi consigliere provinciale di Padova. Alle sue spalle Alberto Toldo, a lungo sindaco di Valdastico. In Veneto 2 al terzo posto c'è Andrea Causin, consigliere regionale del Veneto eletto con il Pd nel 2010. Al quarto posto Mariassunta Botteon, a lungo sindaco di San Pietro di Feletto in provincia di Treviso. In Friuli Venezia Giulia capolista è Gian Luigi Gigli, che è sì il medico pro-Eluana, ma anche dirigente Udc di lungo corso, capolista per quel partito alle ultime elezioni europee (non è stato eletto). terzo posto per Cristiana Gallizia, assessore alla Sanità del comune di Tolmezzo. In Campania 2 al quarto posto c'è Ettore Zecchino, figlio d'arte (suo padre Ortensio è stato più volte ministro della Dc). E' passato per vari partitini, finendo nella Dc verso il Ppe, ed è consigliere regionale della Campania eletto con Stefano Caldoro dal centrodestra. In Lombardia 3 c'è Roberto Biolchini, che è stato consigliere comunale a Pioltello prima per la Dc una vita fa, poi per l'Italia dei Valori. È anche consigliere provinciale di Milano, ma in questo caso rappresenta l'Udc. Di lunga tradizione politica dc il Gregorio Gitti che ha il secondo posto in lista in Lombardia 2. È stato consigliere comunale a Brescia anche Mario Sberna , presidente della associazione famiglie numerose. Anni di militanza politica in Forza Italia e nel Pdl per Annalisa Renoldi che a Saronno ha fatto il consigliere comunale, l'assessore, il vicesindaco e poi si è fatta candidare senza successo l'ultima volta anche a sindaco. In Piemonte 2 Monti schiera Vittoria Albertini, fondatrice nel 1998 dell'Italia dei Valori insieme ad Antonio Di Pietro, già all'ufficio stampa di quel partito, candidata a tutte le amministrative e alla fine assessore provinciale a Verbania Cusio Ossola. Dietro lei altro politico locale, Massimo Padovani (consigliere provinciale ad Asti ed ex sindaco di un paese della zona) e Gabriele Molinari, consigliere comunale Pd a Vercelli poi dimessosi per contrasti con il suo partito. In Emilia Romagna terzo posto in lista per Simone Montermini, sindaco Pd di Castelnuovo di Sotto. Così in Toscana, Puglia e Sicilia, dove le liste anche nelle posizioni meno sicure sono piene di professionisti della politica locale. Che con la società civile c'entrano come i fichi secchi.