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Bersani non parla di Nord? Non è pronto per governare

Gianluigi Paragone

Per i sondaggi il Pd non sfonda al Settentrione: perché non convincono sui temi dello sviluppo e del fisco

Andrea Tempestini
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di Gianluigi Paragone Ci sono cinque regioni che non fanno dormire sonni tranquilli a Bersani: si tratta della Campania, della Puglia, della Sicilia, del Veneto e della Lombardia. Ebbene, per colpa di queste cinque Regioni il candidato che è entrato nel conclave elettorale come Papa designato rischia di uscire come cardinale. O Papa dimezzato, bene che gli andassero le cose. Secondo i sondaggi infatti il rischio di vittoria del centrodestra o di non vittoria del centrosinistra è reale. Siccome, come dicevo, il leader democratico sta monitorando con grande attenzione queste Regioni, significa che non si tratta di traveggole. Prova ne è il lavorìo degli ambasciatori bersaniani con i colonnelli di Ingroia, affinché costui allenti la presa onde favorire un risultato positivo per il centrosinistra. Insomma, le insidie esistono e portano tutte a quel pareggio che imporrebbe maggioranze Frankenstein con Monti. (...) Non ha dubbi, Gianluigi Paragone: "Se Bersani non parla del Nord non è maturo per governare". Lo spiega in un commento su Libero di martedì 22 gennaio, dove si concentra sulle "spine elettorali" dei compagni. Secondo i sondaggi, i progressisti non sfondano nelle Regioni chiave, soprattutto al Settentrione. Questo perché Pd e compagni non convincono sui temi dello sviluppo e del fisco. Leggi il commento di Gianluigi Paragone su Libero di martedì 22 gennaio

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