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Nuovo Senato, la commissione Affari istituzionali vota sì all'immunità
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Dopo un infinito rimpallo di responsabilità che aveva visto protagonisti il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, la presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro e il leghista Roberto Calderoli, la bella ministra era stata smascherata da alcune carte nelle quali inequivocabilmente dimostravano come il governo fosse a conoscenza dell'emendamento che reintroduceva l'immunità per i membri del nuovo Senato. La Boschi, chiarmanente in difficoltà, era allora stata costretta a dire che il governo avrebbe ulteriormente valutato la misura di garanzia a favore dei futuri senatori. Oggi, però, la commissione Affari costituzionali che sta esaminando il pacchetto riforme istituzionali dell'esecutivo che andrà poi all'esame delle Camere il prossimo 9 o 10 luglio, ha votato a favore dell'emendamento, facendo così passare l'immunità. Il voto favorevole, come ha poi tenuto a precisare la stessa Boschi, è avvenuto "a larga maggioranza, con lega a Forza Italia che hanno pure votato a favore" (ma il senatore Augusto Minzolini si è astenuto). Si tratta di una immunità "in forma molto ridotta dopo la riforma del'92 che resta a presidio della libertà di esercizio delle funzioni" ha spiegato a suavolta il presidente della commissione Finocchiaro. "Tutti hanno confermato la necessità che restasse l'autorizzazione della camera di appartenenza per essere sottoposti a perquisizione, arresto e intercettazioni". Uno dei motivi del contendere era legato alla natura elettiva o non elettiva del nuovo Senato, sulla quale ancora non è stata presa una decisione. Per la Finocchiaro una questione "infondata". L'immunità, ribadisce, resta a presidio dellalibertà di esercizio delle funzioni "tanto che è prevista anche per i giudici costituzionali e per i nostri ambasciatori quando si trovano all'estero", a prescindere dall'eleggibilità o meno. "Uno sfregio al dialogo con i cittadini". Così il M5S, con una nota firmata dal capogruppo in Commissioni Affari costituzionali Giovanni Endrizzi, commenta il ripristino dell'immunità per deputati e senatori. "La Commissione Affari Costituzionali del Senato, con il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle e del Gruppo Misto - sottolinea Endrizzi - ha reintrodotto l'immunità parlamentare totale per i senatori. Questo senza nemmeno sapere se i membri del Senato della Repubblica saranno eletti dai cittadini oppure nominati dalle segreterie di partito".
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