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Insulti alla Boschi sulla pagina Facebook di Grillo

Lucia Esposito
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Una pioggia di insulti. Sessisti e volgari. Offese, insinuazioni e commenti maligni contro il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi sono piovuti sulla pagina Facebook di Beppe Grillo. "'Era meglio se facevi la pornostar", 'Bella fuori ma putrefatta dentro",  "Boschi dovresti vergognarti!": sono solo alcuni degli insulti che hanno scatenato un'accesa discussione in Rete. Moltissimi messaggi di solidarietà arrivati al ministro come quello che ha scritto il presidente della Camera Laura Boldrini su twitter: "Da condannare insulti a Maria Elena Boschi e a Anna Finocchiaro per impegno su riforme. Contro le donne non obiezioni di merito ma volgarità". Anche il presidente del deputati del Nuovo Centrodestra Nunzia De Girolamo esprime la sua solidarietà "Purtroppo potremmo dire che Grillo docet. La violenza verbale cui il leader del M5S ha abituato il suo elettorato produce deliri di questo tipo che vanno condannati senza alcuna esitazione. La violenza verbale - conclude De Girolamo - è come quella fisica; chi ha la responsabilità politica ha il dovere di un linguaggio pubblico decoroso e rispettoso".  La difesa di Grillo - Ma Beppe Grillo non risconosce la "paternità grillina" di queste accuse. "Gli insulti al ministro Boschi comparsi su facebook sono stati ricondotti dai giornali di regime a Beppe Grillo, al M5s, ai suoi attivisti - scrive il leader 5 stelle - in realtà delle cose ci dice che questi insulti sono stati scritti da alcuni utenti facebook, la cui identità non è certificata. Per quello che si sa possono essere stati scritti dagli stessi giornalisti che hanno fatto gli articoli o da esponenti del Pd come successo in passato. E aggiunge: "I nominativi degli iscritti Facebook autori degli insulti, in gran parte cancellati, sono a disposizione del ministro Boschi qualora volesse attivare la polizia postale per giungere alla loro identità e agire per vie legali in tutela della sua reputazione".

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