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I sondaggi dicono Berlusconi:centrodestra sopra il 30%

Il Cav spara al

Andrea Tempestini
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di Marco Gorra Le proporzioni cambiano, i numeri sono diversi, gli scarti variano. Trattandosi di sondaggi, che in campagna elettorale più che in altri momenti sono scritti sull'acqua, la cosa è fisiologica. Ma il trend generale di tutte le rilevazioni è sempre lo stesso: il centrodestra recupera, il centrosinistra arretra e il centro montiano resta dov'è. E se quattro sondaggi di quattro istituti diversi danno una lettura unanime almeno delle dinamiche con cui il consenso degli italiani si va spostando, allora negare l'esistenza della tendenza in atto inizia ad essere difficile. E la tendenza dice che l'aria di inciucio fa male a Monti e Bersani, e il Cavaliere ringrazia.  Secondo il sondaggio realizzato dalla Swg per la trasmissione di Rai3 Agorà il centrodestra ha recuperato due punti percentuali tondi, assestandosi a quota 27,2. I punti di distacco dal centrosinistra a questo punto sono meno di sei, avendo la compagine di Bersani e Vendola lasciato per strada 1,9 punti arrivando a segnare un 33% secco. Lieve flessione (- 0,1%) per il centro montiano, che rimane inchiodato al 13,7%: per l'area che sostiene il premier, l'immobilismo fotografato dai sondaggi inizia ad essere un problema. E nemmeno il principale, dato che per la Swg i montiani si piazzano addirittura quarti, superati in tromba dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che segna quota 16,8% (+ 0,9%). Cattive nuove anche per il Partito Democratico, dato che Rivoluzione civile di Ingroia cresce, continua ad erodergli consensi e ora come ora stazza il 5,4% (+ 0,9%). Altro sondaggio, stesso quadro. Secondo i calcoli di Spincon, il divario tra centrosinistra e centrodestra è di appena due decimali: berlusconiani a 31,8% e bersaniani al 32%. Briciole per il centro, che si ferma a quota 12,2% (significativo il dato dei finiani, per la prima volta sotto la soglia psicologica dell'1%) e che ha come unica soddisfazione quella di sopravanzare Beppe Grillo (10,7%) di un punto e mezzo. Distacchi più elevati secondo la rilevazione di Tecnè per SkyTg24: qui si rendiconta un centrosinistra che lascia per strada 1,4 punti e si assesta al 36,4% ed un centrodestra che guadagna un decimale portandosi al 26,1%. Qui i rapporti di forza tra Monti (15,7%, su dell'1,2) e Grillo (13,7%, flessione dello 0,6) si invertono. Bene anche Ingroia, stabilmente sopra il 4%. Infine, il sondaggio realizzato dall'istituto Piepoli per il Sole24Ore-Radiocor. Il centrodestra guadagna un punto e mezzo, e tanto perde il centrosinistra. La coalizione guidata da Berlusconi raggiunge quota 30,5%, mentre quella che fa capo a Bersani scende sotto la soglia del 40% attestandosi al 39,5%. Anche secondo Piepoli, il dato saliente dell'area montiana è l'immobilismo: il centro che sostiene il premier non evidenzia variazioni percentuali né in positivo né in negativo, restando avvitato al 14% dove langue da settimane. Posizionamenti stabili anche per Grillo (10%) ed Ingroia (4%).  

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