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Tremonti lancia l'allarme:"Il matrimonio Pd-Montici costerà 14 miliardi"

L'ex ministro dell'Economia: "Tra loro nozze consumate dopo le elezioni, in dote porteranno un'altra manovra già a primavera e una patrimoniale sulla casa"

Matteo Legnani
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di Antonio Castro «È un vero e proprio matrimonio civico, sempre che non venga smentito nelle prossime ore, quello tra il Partito democratico e la Lista Monti. Il matrimonio è stato celebrato ma non consumato. E verrà consumato solo dopo le elezioni. E come tutti gli sposi anche Monti e Bersani si aspettano dagli italiani un dono di nozze. La lista di nozze si chiama “patrimoniale sulla casa”. Del resto c'è nel programma elettorale di entrambi. E gli italiani saranno invitati...  Sarebbe meglio dire: precettati a partecipare a questa unione...».  Libero dalle incombenze imposte dalla scrivania di Quintino Sella, Giulio Tremonti la butta sull'ironia. Legge i dati di bilancio il leader della lista “Lavoro e libertà”, e prevede mazzate fiscali. E spiega come non è tanto il diktat europeo da temere, quanto le bocciature che giungono a stretto giro da Londra, Wall Street e dai mercati asiatici. Proprio per evitare di far scappare gli investitori - e per rispettare gli impegni già assunti - dopo le elezioni servirà varare una «bella manovra aggiuntiva da non meno di 14 miliardi». Leggi l'intervista integrale a Giulio Tremonti su Libero in edicola venerdì 18 novembre   

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