
Grillo, ecco l'inno a 5 Stelle: niente Nannini, meglio "L'urlo del web"

Ritmi tra taranta e Van de Sfroos e testo durissimo: i grillini hanno la colonna sonora della loro campagna elettorale
di Francesco Specchia Un mix (bello) fra il ritmo della taranta, le ballate di Van de Sfroos e i testi socialmente pittorici di Pierangelo Bertoli. Il Movimento 5 Stelle posta il suo manifesto, soffia nella Rete il suo personalissimo inno (almeno il loro è original, non l'hanno copiato dal primo cantautore di passaggio) già risulta tra i video più cliccati di Youtube. Si chiama L'urlo del web - A Shout from web è una canzone nata dalla collaborazione di Leonardo Metalli, giornalista e musicista curatore di Tg1 e Raffaello di Pietro cantante e autore. I due raccontano di aver composto l'inno mentre si trovavano in coda agli uffici postali di Viale Mazzini, dove dovevano pagare multe e conti correnti vari. L'incazzatura pare sia stato un buon carburante creativo. L'inno, populista quanto basta, pur non brillante per originalità non è affatto male. Inizia con le frasi «Forza e coraggio brava gente/da sempre indifferente/solo chi merita batte il prepotente». Il tappeto d'immagini è un flashback di (alcuni) momenti cruciali del Novecento. Ci sono: le manifestazioni di piazza nel dopoguerra, i martelli giganti tratti dal film a cartini Pink Floyd- The Wall, gli scout e le rivolte studentesche, Santoro a Servizio Pubblico, il Tg1 e Gianluigi Paragone, le danze tribali del sud Africa, Tommy Jet Smith col pugno chiuso alle Olimpiadi del '64 e Cetto LaQualunque alle elezioni del 2012. Un grande calderone visivo che mescola frammenti di storia e costume ad un'idea generica di libertà. Ascolta l'inno del Movimento 5 Stelle: "L'urlo del web" su LiberoTv Importante anche il testo intero che evoca V per Vendetta e il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo: «Basta, né padri né padroni/ ridateci i soldoni, che noi sappiamo cosa farne /Né padri né padrini ma solo cittadini che vogliono cambiare/ questo è il momento di rischiare, non si può più aspettare...». si legge invece nel testo. Niente e nessuno può fermare la rete, dicono: «Uno che Vale Uno niente e nessuno la Rete fermerà/ figlio di brava gente, mettiti in gioco e la vita cambierà/ vive la nostra bella storia poetica memoria di questa grande Italia/ Santi, Navigatori, eroi del mondo e della libertà». Ritornello: «Niente e nessuno ci fermerà, i cittadini vogliono cambiare». Roba naif ma assai efficace. Soprattutto tenendo conto che, contemporaneamente, il Pd ha seguito una pompatissima traccia di Gianna Nannini...
Dai blog

Killers of the Flower Moon, una storia di petrolio (e di scoperte)
