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Fini non si sente "usurato":"Io sono uno esperto", (di fallimenti)

Fini, visto da Benny

Gianfranco si sente ancora utile per il Paese. Ma non ha capito che è alla frutta con il suo 1 per cento. Ora vuole rivendersi come evergreen ma nessuno ci casca

Ignazio Stagno
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E' in parlamento da 30 anni. Ormai ha la residenza a Montecitorio. Ma di farsi da parte non ne vuole sapere. Anzi ora si aggrappa a Mario Monti per non perdere un altro giro di giostra in parlamento. Gianfranco Fini è duro a morire. Lui non vuole essere definito nè come "vecchio" ne come uno da "rottamare". Dalle accuse di "anzianità" si difende così: "Preferisco definirmi esperto più che usurato". Gianfranco Fini risponde così alla provocazione che Antonio Polito gli lancia dallo studio di Unomattina, chiedendo se non sarebbe stato il caso di stare fermo un giro. Il leader Fli aggiunge una metafora per sottolineare che "una certa esperienza in politica non guasta": "Sarà banale, ma se si cerca un avvocato o un medico - dice Fini - non è che si va dal primo giovane neolaureato. Si cerca magari un professionista che ha esperienza". "Il rinnovamento è un fatto di proposte non un dato anagrafico". Dunque l"esperto" sarebbe lui. Fini rappresenterebbe quel "rinnovamento" della politica che in tanti chiedono. Bene se la novità è Fini, come dire "siamo messi bene". Lui di una cosa è esperto. Di fallimenti. Il suo Fli non è altro che un "usurato" insuccesso. 

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