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Grillo, ipotesi intervista a Porta a Porta con Vespa

Ignazio Stagno
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Il web paga, ma la tv in campagna elettorale è fondamentale. L'ha capito pure Beppe Grillo che prepara il suo tour televisivo in vista del voto del 25 maggio. Alle tappe per la sua scalata a Strasburgo, il leader pentastellato potrebbe aggiungere quella di Porta a Porta. La trattativa è in corso. Come anticipato dal Secolo XIX, il fondatore di M 5 S potrebbe andare come ospite in trasmissione, per un fragoroso ritorno sulla Rai. Il condizionale è d'obbligo, perché ci sono ancora vari nodi da sciogliere. Tra questi, la necessità di garantire nel giro di poche ore lo stesso spazio a Renzi e Berlusconi. Va poi chiarito se Grillo andrà nello studio Rai per la diretta o se parlerà in collegamento. I dubbi - Per il momento resta un'unica certezza: se dovesse andare in studio l'intervista con Vespa sarà senza un contraddittorio. "È una condizione irrinunciabile" confermano dal M5S. Sull'appuntamento pesano anche altri interrogativi. "La nostra base sarebbe d'accordo sulla sua presenza a Porta a Porta?" si chiedeva ieri un parlamentare di peso del Movimento. Insomma come sempre potrebbe essere la rete a decidere. Ma la partita a scacchi per le europee non concede spazio a passi falsi. Sfottò a Renzi - Intanto nell'attesa che Vespa apra le porte del suo salotto, Grillo rilascia una lunga intervista a Sky tg 24. Il leader M5s spara su Renzi e lo sfotte dopo i fatti dell'Olimpico e la presunta trattativa Stato-Ultras durante la finale di coppa Italia: "Me lo vedo che lo invitano al Nazareno e gli dicono: facciamo una legge insieme contro la violenza negli stadi”.  Grillo affonda il coltello: “Le autorità gestiscono lo Stato facendo trattative con Genny a carogna, lo Stato non c'è più. Quando quelli del Pd ricevono i pregiudicati al Quirinale è come se cento stadi esplodessero”. Poi si passa al Fiscal Compact che “strozza il Paese ed è stato firmato da tutti, nonostante tutti avessero giurato che non lo avrebbero firmato. Ci sono i fondi americani pronti a comprare le nostre spiagge, ci sono i ragionieri europei pronti sotto gli Uffizi”. Il programma - Poi Grillo ricorda i punti del programma per l'Europa,“se non accetteranno di spalmare il debito e i finanziamenti a libera e media impresa, noi faremo un referendum consultivo dopo le elezioni per uscire dall'euro. Raccoglieremo milioni di firme. E sono pronto a proteggere i nostri prodotti anche con i dazi”. Il leader del M5S si dice sicuro di vincere: “Abbiamo 73 candidati, certificato 600 liste, 12 mila persone incensurate che non sono note alla procura. Ecco perché vinceremo. In quel caso andremo da Napolitano e gli chiederemo le dimissioni, poi andremo a nuove elezioni”. L'ultima bordata è ancora per Renzi: “Psicologicamente instabile, affetto da alessitimia, incapace di capire le emozioni altrui e le proprie. L'ebetino mente continuamente”.

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