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"Virus" e "In mezz'ora": Silvio torna in tv

Il Cav riprende la campagna elettorale: meno toghe e più Renzi e Grillo

Matteo Legnani
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Niente comizi in giro per l'Italia. Di fatto, è un Silvio Berlusconi agli arresti domiciliari quello che stasera a Virus dà inizio alle ultime tre settimane di campagna elettorale. Per il momento, gli unici due appuntamenti di piazza confermati, quelli ai quali il cavaliere potrà essere presente in carne e ossa, sono quelli a Roma il 22 maggio e quello a Milano il giorno successivo, per la chiusura della campagna elettorale di Forza Italia. Per il testo, Silvio dovrà accontentarsi di partecipare agli appuntamenti azzurri in videoconferenza. E di andare in tv, sempre però rispettando il "coprifuoco" previsto dall'affidamento (deve restare in casa dalla 23 alle 6 e da giovedì a lunedì a Milano). Stasera sarà collegato in diretta con lo studio di Raidue di Nicola Porro, domani interverrà nel corso dell'edizione delle 13 del Tg2 e domenica parteciperà attraverso un collegamento da Villa San Martino di Arcore a "In mezz'ora" dall'Annunziata, con la quale nel 2006 litigò abbandonando clamorosamente lo studio della conduttrice rossa. Intanto, il Cav ha cominciato a spostare gli obiettivi della sua campagna. Lo ha fatto ieri sera intervenendo a studio aperto, dove ha attaccato frontalmente Renzi e il suo governo sulle tasse e ha proposto la tassazione-zero per chi assuma giovani disoccupati. Sempre meno magistratura e sempre più Renzi e Grillo (già paragonato a Hitler e a Stalin). La direzione della campagna elettorale sarà questa. perchè, probabilmente, è vero che se i giudici dovessero mandarlo ai domiciliari per il mancato rispetto delle prescrizioni dell'affidamento ai servizi sociali, alle europee Forza Italia prenderebbe il 30%. Ma è altrettanto vero che le europee (tornata elettorale alla quale lo stesso berlusconi ha detto di essere relativamente interessato) si terranno tra venti giorni. E a lui, poi, resterebbero dieci mesi da passare recluso. Magari con le politiche (e a lui quelle sì che interessano davvero) che si avvicinano se il governo Renzi non saprà tradurre in realtà la marea di parole e promesse che in questi mesi il premier ha riversato sugli italiani.

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