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Napolitano sgambetta Bersani:"No altri senatori a vita"Scalfari silurato da Re Giorgio

Dopo la morte di Rita Levi Montalcini c'era pressione per la nomina del fondatore de La Repubblica. Ma il Presidente si tira indietro enon vuole regalare una pedina al Pd

Ignazio Stagno
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Dopo la morte di Rita Levi Montalcini comincia il toto-nomi per un posto da Senatore a vita. L'ultima indiscrezione arriva da Giuliano Ferrara che annuncia l'imminente nomina di Eugenio Scalfari: "Credo sia imminente la nomina dell'autorevole Fundador a senatore a vita. Il Fundador ha faticato per la bisogna. Dovrebbe solo centellinare le laudi a Napolitano, che alla fine sono diventate un po' stucchevoli". Ma a quanto pare Eugenio Scalfari non entrerà, almeno per ora a Palazzo Madama. Il presidente della Repubblica chiude le porte. Re Giorgio ha spiegato di "non poter esercitare con la dovuta ponderazione e serenità questa prerogativa a così breve distanza dalla fine del settennato". I giochi al Senato sono troppo delicati. E al Pd di Bersani un senatore in più fa comodo. Così Scalfari sembra una delle piccole stampelle che nel caso di una vittoria di Pirro del segretario del Pd, possono servire ad avere la fiducia anche al Senato. Napolitano dice no. E così Scalfari resta fuori. Il no ovviamente è anche rivolto a Marco Pannella. Il suo nome era stato fatto nelle scorse settimane, soprattutto dopo il suo sciopero della fame e della sete per la condizione delle carceri italiane.  La corsa al colle - E mentre si parla di Senatori a vita arriva anche il momento di pensare al prossimo inquilino del Colle. Il nome caldo è quello di Mario Monti. Il Prof era stato lanciato verso il Quirinale prima della sua salita in politica. Ora i giochi sono cambiati e dopo il "no" di Silvio Berlusconi, arriva il "ni" di Bersani: "Il partito democratico non ha preclusioni all'ipotesi di eleggerlo al Quirinale, anche se l'eventualità adesso è meno probabile per le scelte politiche del premier. Del resto, è lo stesso Monti adesso a escludere questa possibilità". E anche Grillo dice la sua: "Chiunque verrà dopo Napolitano sarà un successo".

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