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L'Agcom bastona Mario Monti:"Va troppo in tv, ci vuole equilibrio"

Secondo un rapporto dell'autorità per le comunicazioni, il premier "è sovraesposto in tv", mentre "c'è una sottopresenza del Pdl rispetto al Pd"

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi è stato accusato di andare troppo in tv. Tutti dimenticano di citare le numerose "comparsate" di Mario Monti. Programmi radiofonici e televisivi. Il Prof è andato ovunque. Ma ad essere criticato è solo il Cav. Ora l'Agcom ha analizzato le presenze mediatiche dei leader candidati nel periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio. In pratica dalla salita in politica del premier. Ebbene il rapporto ribalta tutto e stabilisce la verità dati alla mano. L'authority ha rilevato l'esistenza di "diffusi squilibri nella presenza delle forze politiche nei telegiornali diffusi da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e Sky Italia. In particolare, nei tg della Rai si rileva una sottopresenza del Pdl rispetto al Pd mentre una sovraesposizione di Mario Monti". Sui telegiornali Mediaset invece viene evidenziata "una sottopresenza del Pd rispetto al Pdl". Così dopo la tirata di orecchie al Prof , "l'Autorità ritiene che lo squilibrio rilevato nella fase di avvio della campagna elettorale, con alcune evidenti punte di criticità particolarmente accentuate nelle edizioni principali dei tg, richiede una netta inversione di tendenza, anche alla luce della piena operatività dei provvedimenti attuativi in materia di par condicio". Insomma ora anche l'Agcom cerca di moderare Monti. Il Prof ormai è un animale da palcoscenico. Ci ha preso gusto. Ha messo il loden anche alla tv.

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