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Il Mattinale, tutti i motivi per cui Matteo Renzi è inadeguato

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Andrea Tempestini
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Il Mattinale di sabato 22 marzo diventa una sorta di "Bibbia anti-Renzi". Nel foglio quotidiano del gruppo di Forza Italia alla Camera, coordinato dall'innefabile Renato Brunetta, ecco che nella consueta sezione "parole d'ordine" fa capolino una lunga serie di "troppo", tutti rivolti al premier Matteo. Una sorta di vademecum che raccoglie tutti i motivi per i quali, secondo Il Mattinale, questo presidente del Consiglio è inadeguato. Matteo, il facilone - Si parte dal "Troppo/1", ossia "Renzi parla troppo, realizza troppo poco. Punto due: "Renzi si fa troppi nemici, perché ossessionato dalla voglia di farsi troppi amici". Quindi il "troppo/3": "Renzi semplifica troppo, elimina la polpa delle cose". Al punto quattro gli si rinfaccia: "Troppo populista. Per battere il populismo usa il populismo degli 80 euro, e ne è inguaiato". Il punto successivo gli ricorda che è "troppo approssimativo. Va in Europa senza studiare i dossier, convinto cher basti la verve. Risultato, si fa bastonare". Beghe e polemiche - L'elenco continua col freschissimo punto 7, relativo alle polemiche con Confindustria e Giorgio Squinzi: "Si imbufalisce troppo facilmente, come con Squinzi". Il punto otto ha già il sapore di una postfazione: "Troppo breve fu il viaggio di nozze con l'Italia. E non pare con grandi prestazioni". Il nono "troppo" è relativo al fatto che, appunto, è "troppo facilone e sbrigativo sulle retribuzioni dei manager. Troppo clientelare e nepotista con gli amici dei manager fiorentini. Urge riflessione seria" (i riferimenti, rispettivamente, sono rispettivamente alla polemica con Mauro Moretti di Fs e agli intrighi, tra affitti e poltrone, col sodale Marco Carrai). Non-nobile - Infine un aulico "troppo/10": "Troppo hidalgo (nobile senza titoli, ndr)- spiega Il Mattinale -. E' un generale nel labirinto della sua presunzione. Sta distruggendo tutte le sponde che aveva costruito in questi anni: nel partito, nell'opposizione, nel mondo imprenditoriale, ormai persino tra i poteri forti. E cerca di sostenersi con un populismo disperato, contrapponendosi al populismo di grillo con le stesse armi populiste. Troppo ossimoro per durare". La lista è completa, la destrutturazione-demolizione del premier pure.

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