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Elisa Simoni, la cugina del premier: "Andiamo via dal Pd di Renzi"

Andrea Tempestini
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Nome: Elisa. Cognome: Simoni. Lavoro: deputata. Partito: Pd. Segni particolari: cugina del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Renziana, dunque? Tutt'altro: cuperliana, rossa, cresciuta - spiega Concetta Vecchio di Repubblica - a "latte e martello". E in un'intervista concessa proprio a Repubblica spara ad alzo zero contro il premier: "Noi della sinistra che ci stiamo a fare nel Pd? Siamo un'accozaglia di correnti". La "zarina" - Insomma, a pochi giorni dall'ascesa a Palazzo Chigi del cugino, Elisa Simoni, in nome del Pd più ortodosso, attacca il celebre parente: "Bisogna cambiare spartito e interpreti. Renzi sta occupando anche il nostro spazio, quello della sinistra. Così com'è, la minoranza non ha senso. La verità è che non abbiamo svolto una funzione". Poi la Simoni rivendica con orgoglio: "Sono stata sua assessore (di Renzi, ndr) in Provincia a Firenze, ci sentiamo di continuo, ma i suoi uomini in Toscana li ho sempre battuti. Mi chiamano la zarina, eh...". Fuggi fuggi - Nell'intervista prosegue: "Renzi è già oltre il renzismo, parla una lingua diversa, fa del cambiamento la prima funzione dei progressisti, combatte la conservazione. Noi, così - sospira - rischiamo di non farci più capire". Secondo la Simoni, a differenza di suo cugino "noi invece abbiamo cultura politica, mestiere, esperienza, però serve ridefinire l'identità. E urgono nuovi protagonisti, leader diversi". Una bastonata dietro l'altra, insomma. Ma Renzi può restare segretario? La risposta: "Noi della minoranza dobbiamo porre con forza l'apertura del fascicolo del partito. Ci sono le Europee, la partita delle riforme, non possiamo restare fuori anche stavolta". Come dire: sì, può restare il segretario, ma noi ce ne dobbiamo andare dal suo Pd...

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