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Spending review, Renzi: "Decide il governo cosa tagliare"

Ignazio Stagno
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Matteo Renzi parla alla Camera alla vigilia del Consiglio europeo e cerca di fare il punto sui tagli e sulle sforbiciate annunciate da "Mr. Spending Review", Carlo Cottarelli. Sui tagli previsti dalla spending review, sottolinea Renzi, "abbiamo ancora margine ampio e il governo rivelerà le sue decisioni nelle sedi parlamentari, come è giusto che sia, dopo un'analisi politica, perché il commissario ci ha fatto un elenco. Però toccherà a noi, come parte politica, decidere cosa tagliare, dove vogliamo intervenire e dove no". Insomma Renzi vuole avere le mani libere. Bene dunque le consulenze e le analisi, ma l'ultima parola spetta al premier e al governo. Il tutto, come ha più volte affermato, dentro il limite del tetto del 3 per cento nel rapporto deficit Pil imposto dall'Ue. Renzi prova poi a spiegare da dove arriveranno i famosi dieci miliardi per il taglio del cuneo fiscale: "ll taglio a doppia cifra, dieci miliardi, deciso per il cuneo fiscale deriva da un margine ampio di copertura che proviene da un intervento sulla spending che presenteremo in Parlamento, precisa il premier". Il piano - Insomma la cassa da cui prendere i fondi è quella che arriverà dopo le sforbiciate consigliate da Cottarelli. Il premier annuncia poi i prossimi temi su cui il governo vuole intervenire: fisco e giustizia civile, lotta alla corruzione. Infine sul fronte del lavoro ribadisce la mossa di dare 80 euro in più in busta paga a chi ha un reddito inferiore ai 1500 euro al mese: "Il taglio dell'Irpef nelle buste paga di chi guadagna fino a 1.500 euro al mese è solo un primo passo per rivitalizzare il mercato interno ora bloccato. Il pacchetto di misure che presentiamo all'Unione europea - sottolinea nacora - non viene presentato per ottenere una bollinatura o un timbro, sono misure che il timbro lo devono avere da questo Parlamento".

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