Sondaggio Emg per TgLa7, centrosinistra avanti, niente ballottaggio. Renzi super, Grillo flop
Se si votasse oggi, il centrosinistra vincerebbe senza bisogno di andare al ballottaggio, anche se di un soffio. E' il verdetto del sondaggio Emg per il TgLa7 di Enrico Mentana. A trainare il Pd è l'effetto-annuncio delle riforme promesse dal premier Matteo Renzi, che tra lavoro e taglio dell'Irpef ha incassato il consenso di molti intervistati. Non è un caso che mentre la fiducia nel presidente del Consiglio salga di altri due punti (oggi siamo al 43%), il suo più grande avversario, Beppe Grillo, abbia registrato un balzo indietro clamoroso. Centrosinistra avanti - Il Partito democratico sfonda, sia pure di pochissimo, il muro del 37% che eviterebbe il ricorso al secondo turno in caso di elezioni politiche. Il Pd è al 31,9%, con un balzo dell'1,5, e nonostante la discesa di Sel (al 3,1%, -0,2) la coalizione di centrosinistra riesce a toccare il 37,1% (+1,5). Il dinamismo di Renzi e il pacchetto presentato in modo roboante la scorsa settimana, come detto, hanno condizionato in modo decisivo l'atteggiamento dei possibili elettori, che non a caso hanno al contrario penalizzato il Movimento 5 Stelle: Grillo oggi scenderebbe al 22,1%, resta il secondo partito ma digerire un calo in sette giorni dell'1,7 non è facile. Centrodestra stabile - Il centrodestra per ora, bloccato sul futuro di Silvio Berlusconi candidato al Parlamento europeo solo sulla carta, è in stallo anche sul fronte sondaggi. Forza Italia cede lo 0,2 e scende al 20,8% mentre crescono dello 0,3 sia Nuovo Centrodestra (3,8%) sia Lega Nord (4,5%). Nel complesso però, anche a causa del sostanziale equilibrio di Fratelli d'Italia (3,1%, +0,1) e Udc (1,6%, come una settimana fa), la coalizione anti-Renzi (ammesso che si possa presentare con queste forze a eventuali politiche) si ferma al 35%, in crescita solo dello 0,3. E le mirabolanti promesse del premier difficilmente ridurranno la forbice, almeno per le prossime settimane.