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Monti, i cattolici delusi dall'agenda del prof: salta il Forum di Todi

A causa della rottura col bocconiano non si terrà il tradizionale "vertice" delle associazioni vicine alla Chiesa

Giulio Bucchi
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  di Caterina Maniaci Mario Monti e la sua agenda hanno gettato lo scompiglio tra i cattolici pronti a schierarsi dalla sua parte. E quel sostegno largo e quasi scontato secondo un'opinione generalizzata, oggi si scopre molto meno largo e scontato. Un segno tangibile di questa situazione: è saltato il forum di Todi, che si doveva riunire ancora una volta domani. Perché? La pietra d'inciampo sembra sia stata proprio la presenza del Professore all'incontro programmato con le sette organizzazioni del mondo del lavoro cattolico e dei movimenti, ossia Acli, Cisl, Coldiretti, Confcooperative, Confartigianato, Mcl, Compagnia delle opere, nonché Neocatecumenali, Rinnovamento dello spirito, Focolarini, Forum delle famiglie, Scienza&Vita. E con l'appoggio - certo non ufficiale, ma implicito - della Cei e del suo presidente, il cardinale Angelo Bagnasco, che comunque alla prima edizione del Forum, nell'ottobre del 2011, fu presente e fece un'ampia prolusione. In molti hanno letto in quella iniziativa sia il colpo  finale  all'allora governo Berlusconi, sia  l'avvento, di fatto, dell'era del Professore, al di là della vicenda del governo tecnico. E adesso, che cosa succede? «Mettiamola così, bisogna riflettere sulla gestione di questa fase elettorale e non si tratta, solo, della composizione delle liste. Liste delle quali, peraltro, non sappiamo niente». Carlo Costalli rimanda per i dettagli al comunicato ufficiale del Forum dei cattolici ma intanto sceglie con cura le parole, specie quando aggiunge quel solo al riferimento alla stesura delle liste per le elezioni.   Intanto, il leader del Movimento cristiano lavoratori, tra gli animatori del Forum, conferma che davvero l'appuntamento previsto per giovedì esce dall'agenda. Viene annullato, insomma.   Dopo un rincorrersi di annunci, inviti, rinunce, con la figura di  Monti come soggetto di questa animazione, Costalli sceglie di riassumere il tutto spiegando che «è stata colpa di tutti, non essere riusciti a mettere in campo quel confronto che auspicavamo». Il Forum, ufficialmente, parla  di «strumentalizzazioni» nelle ricostruzioni giornalistiche a proposito della riunione del 10 gennaio,  un'interpretazione «tutta in chiave elettoralistica della riunione già programmata»,  stigmatizzando anche la chiamata in causa del premier «a cui va peraltro riconfermata la stima e l'apprezzamento del Forum».  I cattolici di sinistra , quelli che vedono nel Welfare e nel solidarismo il punto centrale di ogni politica, non sono stati certo conquistati dal programma montiano. Ed ecco forse spiegato il richiamo verso il Pd di  Emma Fattorini, Edo Patriarca, Ernesto Preziosi e Flavia Nardelli, quattro esponenti del mondo cattolico che hanno accettato di essere candidati nelle liste bersaniane.  La Fattorini è docente di storia contemporanea all'università La Sapienza; Patriarca è il presidente del Centro nazionale volontariato e tra gli organizzatori del Family day;  Preziosi è direttore dell'istituto Toniolo dell'università Cattolica, dopo aver ricoperto la vicepresidenza dell'Azione Cattolica; Nardelli è segretario generale dell'Istituto Sturzo. Tra i cattolici dei movimenti e di quelli più moderati esiste una notevole delusione per la quasi totale assenza, nella  famosa agenda del Professore, di cosa fare per sostenere i «valori non negoziabili» quali vita, matrimonio tradizionale, famiglia. La famiglia, soprattutto, di nuovo negletta, mentre il Professore sarebbe troppo concentrato sull'economia.    

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