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Maroni ce l'ha con La Russa"Noi mai Fratelli d'Italia"

Matteo Legnani
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Dopo il botta e risposta sul candidato premier ("Potrebbe essere Alfano" aveva detto Berlusconi, "Ma noi preferiamo Tremonti" aveva replicato Maroni), tra Pdl e Lega scoppia la "grana" Fratelli d'Italia. No, La Russa e i suoi non c'entrano: è il nome che non va. almeno, stando a sentire quanto dice il segratario federale Roberto Maroni. Che, a poche ore dall'annuncio dell'intesa col Cav si trova il problema di placare l'ira di una parte della sua base, delusa dall'accordo con un partito che ha fino a poche settimane fa sostenuto il governo Monti ("Mai con Monti e mai con chi è stato con lui" aveva giurato Bobo poco tempo fa). E allora, ecco che il successore di Bossi si inalbera sul nome del partito targato La Russa-Crosetto-Meloni: "O cambiano nome o non ho intenzione di correre insieme a loro, con quel nome che ricalca il titolo dell'inno di Mameli" avrebbe detto Maroni durante il consiglio federale leghista che oggi, in via Bellerio, ha ratificato l'intesa elettorale col Pdl. "Cambino nome per la sfida in Lombardia - avrebbe detto Bobo - ad esempio optando per il solo 'Centrodestra nazionale' o mutandolo in un 'Fratelli di Lombardia'. In caso contrario, valuteremo il da farsi". Incredulo Ignazio La Russa: "Sarà uno scherzo, non posso credere che chi ha sempre stretto accordi di ogni genere con un partito che si chiamava Forza Italia oggi abbia problemi con il nascente partito Fratelli d'Italia. A meno che non tema la concorrenza sui temi caldi della trasparenza, della sicurezza e dell'affidabilità nel 'no alla sinistrà. Fratelli d'Italia peraltro - puntualizza La Russa - non ha ancora deciso se appoggiare Maroni e non lo farà senza previo accordo  sul programma. La nostra eventuale candidata Viviana Beccalossi non ha infatti annunciato di rinunciare alla corsa. Ma se non vogliamo rischiare di far vincere la sinistra, confido nella intelligenza di Maroni e Bossi", conclude l'ex ministro.

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