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"Presto al Cav la cagnetta Puggy per vincere alle elezioni"

Berlusconi, Biancofiore e Puggy

L'intervista. "Sarà il portafortuna di Berlusconi. Potrà portarsela dietro nel tour in giro per l'Italia"

Andrea Tempestini
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intervista di Barbara Romano È la Lady Oscar di Berlusconi. Michaela Biancofiore, valchiria altoatesina forzista della prima ora nonostante la giovane età (42 anni), è la custode ufficiale dello spirito del '94. Ed è pronta a sguainare il fioretto contro chiunque osi sfidare re Silvio. Tre giorni fa si è presentata a Palazzo Grazioli con un cane. Non un mastino napoletano che faccia da cane da guardia al Cavaliere, ma Puggy. Un carlino di 37 centimetri per 720 grammi, col collare tricolore di Forza Italia: sarà la mascotte della sua campagna elettorale.  Onorevole, lei e Puggy come avete trovato Berlusconi? «Straordinariamente affettuoso e commosso dalla dolcezza di questa cucciola, e molto battagliero per la campagna elettorale». Come le è venuto in mente di presentarsi con una cagnetta a via del Plebiscito? «Gliel'ho chiesto prima: “Presidente, posso portare la mascotte di Forza Italia?”». E lui come ha reagito davanti alla «mascotte»? «L'ha subito messa sulla scrivania. “Oddio, speriamo che non faccia la pipì”, ha detto Bonaiuti. “Che ci fa... porta bene”, ha risposto Berlusconi. Poi ha messo Puggy in braccio alla sua fidanzata, Francesca, che è letteralmente impazzita dicendo che ne voleva subito una uguale». Non ha pensato di regalargliela? «No! Ormai non riesco più a separarmene. L'avevo presa per mia mamma, che però è molto malata, quindi l'ho tenuta con me e ormai siamo totalmente in simbiosi. Ma la presterò a Berlusconi come porta fortuna, così potrà portarsela dietro nel tour in giro per l'Italia, e sono sicura che il suo consenso crescerà assieme a Puggy, tornando ai fasti del ‘94».   Quest'anno andrà alle urne per la prima volta chi non era neppure nato nel '94. Perché dovrebbe votare un uomo di 77 anni? «Perché Berlusconi ha lo spirito del diciottenne, perché è un esempio da seguire». Anche nel modo di trattare le donne? «Non si condanna un uomo perché gli piacciono le donne. Berlusconi incarna tutt'oggi il sogno dell'uomo qualunque che fa fortuna in qualsiasi campo e ha offerto lo stesso sogno all'Italia. Anche a me, una ragazzina di provincia che mai avrebbe sperato di arrivare in Parlamento. Berlusconi è l'Obama italiano». Il programma di vent'anni fa è ancora valido? «Oggi più di allora». Peccato non si sia mai realizzato… «È colpa della magistratura e dagli alleati: il peggior male che abbiamo ereditato dalla Prima Repubblica». Ma alcuni big non fanno più parte del Pdl, come Franco Frattini, che lei conosce molto bene. «Frattini è mio amico fraterno, si candidò per la prima volta a Bolzano. Ma non se n'è mica andato, ha aderito all'agenda Monti e abbiamo discusso furiosamente per questo. Io sono l'unica al mondo che riesce a litigare con Frattini: un uomo così pacioso e diplomatico che non litiga neanche con se stesso». Veramente Frattini è uscito dal Pdl. «Lo ha smentito con un tweet». La Lega per allearsi col Pdl chiede che Berlusconi faccia un passo indietro. «Condizione irricevibile. Se insistono, faremo a meno della Lega, che tanto oggi è un micro-partito del 4%». E come vincerete le elezioni? «Auspico che l'alleanza con Maroni si faccia. Ma sono convinta che il Pdl, con una neo Forza Italia, la Destra di Storace, i Fratelli d'Italia, il Grande Sud, il Mir ed altri, può farcela benissimo anche senza la Lega».

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