Silvio: "Monti, Fini e Casini? Per me sono il trio sciagura"
In videochat con il Corriere.it Berlusconi attacca i leader del "centrino". Sulle alleanze: "Pronto a guidare i moderati, ma senza il Prof"
Mentre Mario Monti risponde alle domande in una diretta twitter, Berlusconi parlava in una videochat su Corriere.it a cui sono arrivate circa 1500 domande. L'alleanza con la Lega, soprattutto. Il tema che più sta a cuore all'ex premier. "Siamo in contatto continuamente con la Lega e domani, (domenica 6 gennaio, ndr) spero arriveremo ad una conclusione positiva". Poco dopo Robetrto Maroni twitta: "Chi è contro Monti è nemico della Lega". Un cinguettio che sembra confermare le parole del Cavaliere di un imminente accordo. Il Cavaliere poi precisa i dettagli: "Adesso, del 75% dei proventi delle tasse, un terzo rimane alla Lombardia, il resto va allo Stato centrale. Io credo che, nell'ambito del riordino delle spese dello Stato, in aderenza al federalismo fiscale, si può trovare un accordo con la Lega per andare incontro alle sue richieste, ma senza dimenticare la solidarietà verso le regioni del Sud. Stiamo trattando", così Silvio ha risposto a una domanda sulla richiesta del Carroccio di mantenere il 75% dei proventi delle tasse in Lombardia. E a proposito di un'altra richiesta della Lega, quella di un leader diverso da lui, Berlusconi dice: - "La Lega non chiede un premier diverso da me. Chiede un leader della coalizione, un federatore del rassemblement, e chiede che dopo la vittoria si indichi un possibile candidato.. ma questo poi lo sceglie il Capo dello Stato. Non ho nessuna ambizione politica - assicura - ma mi sento nella stessa posizione del '94. Pare che la sinistra possa vincere le elezioni, ne '94 mi irrisero, ma vinsi. Sono sceso in campo per amore del mio paese". E ribadisce: "Il premier viene scelto dal capo dello Stato. Ho anche detto che sono comunque a disposizione per fare altro, ministro degli esteri o dell'economia, qualunque cosa sia vantaggioso per il mio paese". Il trio sciagura Poi un altro attacco a Monti e ai suoi alleati Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini che chiama "trio sciagura" (pochi giorni fa, in un'intervista a Sky, parlando dei "compagni di viaggio" del premier aveva detto: "te li raccomando". Dal trio passa poi a parlare di Fini:"Ha una rappresentanza ininfluente, ora, alla Camera e si avvia ad avere l'1%. Non si capisce cosa abbia spinto Fini ad andarsene. Cacciato dal Pdl? Questo non lo può dire nessuno, non c'è mai stato da parte nostra un solo atto che andasse in questa direzione", ha sottolineato. Silvio Berlusconi rinnova il suo appello a non disperdere il voto dando la propria preferenza ai partitini. Il Cavaliere risponde così a chi gli chiede se questo valga anche per i partiti alleati del Pdl come Fratelli d'Italia o la Destra di Francesco Storace: “Certo, vale anche per loro. Infatti io invito a votare per il grande partito che è il Popolo delle libertà”. Le liste Pdl Nella sua videochat Berlusconi ha parlato anche dei criteri selettivi per la composizione delle liste Pdl, dopo che alcuni lettori gli avevano chiesto del futuro di Alfano, Cicchitto, Bondi: "Non bisogna fare di ogni erba un fascio, molti protagonisti di questi anni sono utili, ma il 90 per cento delle liste sarà formato da chi non è mai stato parlamentare e solo il 10 per cento sarà scelto tra ex parlamentari che hanno dato buona prova tra cui molti giovani parlamentari". L'ex premier ha poi parlato della possibilità di una grande coalizione in caso di empasse dopo il voto: "Sarei disponibile se il paese trovasse in una grande coalizione solo se fosse l'unica soluzione possibile, ma deve essere chiaro che il programma da adottare è quello liberale". Berlusconi, tornando poi sull'argomento ha formulato una pregiudiziale di indisponibilita' nei confronti di Mario Monti: ''Negli ultimi tempi la sua immagine e' precipitata. Non avrei nessuna possibilita' a collaborare''. Il complotto Poi torna a parlare del complotto che nell'autunno del 2011 lo portò alle dimissioni sostituendono con Monti a Palazzo Chigi. "L'ormai famosa lettera della Bce "non comportava un aumento così forte della pressione fiscale. Noi avevamo individuato dei modi per ottenere il pareggio bilancio senza aumentare le tasse. Monti invece le ha aumentate".Poi aggiunge: “Siamo seri, il "Corriere" segue la sua linea editoriale, dando un'immagine e rappresentazione caricaturale del nostro partito. Io non ho mai parlato di congiura del Corrier: è stata una congiura politica nazionale e internazionale, giudiziaria mediatica per ottenere le mie dimissioni. Alla veneranda età che ho, non mi sento mai offeso. Su di me tutti hanno scritto di tutto e di più, ma sono assolutamente sereno, perchè certo di non aver fatto nulla di negativo”. Silvio Berlusconi ribadisce le sue critiche al quotidiano di via Solferino.