Sondaggio Sky, Monti vale solo il 12,6% ed è in calo. Fini e Casini spariti
Il premier Mario Monti? Vale il 12,6%: il sondaggio Tecné per Sky Tg24 parla chiaro: la lista, o meglio le liste centriste in sostegno al professore raggiungono percentuali minime. "Bersani non potrà essere premier se non avrà la maggioranza alla Camera e al Senato", ha ringhiato dagli studi Rai di Uno mattina Pierferdinando Casini che però difficilmente con i numeri attuali potrà fare la voce grossa. Secondo il sondaggio Sky, infatti, la Lista Monti (ancora da definire, peraltro) raggiungerebbe da sola appena il 6,7%, e poco riceverebbe dall'Udc di Casini (il 4,5%) e soprattutto da Futuro e Libertà di Gianfranco Fini (fermo all'1,2%). Particolare inquietante: il 27 dicembre, a pochi giorni dalla discesa in campo, Monti godeva di un modesto 13,1 ma una settimana dopo nonostante la raffica di apparizioni televisive il totale è sceso al 12,6, toccando anche il 12% tondo. Poca, pochissima roba. Bersani e Silvio godono - Dell'alleanza del Centrino sembrano averne giovato i due avversari, a sinistra e a destra. Il Pd di Pierluigi Bersani è stabile al 34%, il livello raggiunto nel periodo delle primarie contro Matteo Renzi. In crescita anche Silvio Berlusconi, che tornato prepotentenmente alla carica ha portato il Pdl al 19,2% e la coalizione con Fratelli d'Italia e La Destra di Francesco Storace tra il 25 e il 26%. Considerando che la Lega Nord vale il 4% e La Destra l'1,5% (più di Fini, dunque), il movimento di La Russa, Meloni e Crosetto potrebbe pesare qualcosa in meno del 3% considerato dal Cavaliere. Manettari al palo - Se Beppe Grillo si conferma terzo con il suo Movimento 5 Stelle, stabile al 16,4%, il sondaggio Tecnè segna un flop totale per Antonio Ingroia e il suo Rivoluzione civile: il movimento dell'ex pm, imparentato con l'Idv di Antonio Di Pietro , è appena al 3,5% e soprattutto in calo verticale visto che una settimana fa, appena nato, raggiungeva il 4,4 per cento. Come dire: allo stato attuale i manettari hanno le mani legate.