Fratelli d'Italia, per Berlusconi Meloni, Crosetto e La Russa valgono solo il 3%
Il Cavaliere la butta lì: "Siamo oltre il 20%, con Ignazio arriviamo al 23". Flop annunciato per Centrodestra nazionale?
di Francesco Specchia I Fratelli d'Italia ci sono. «Siamo oltre il 20%, dal 14% dove eravamo arrivati dopo un anno di silenzio mio. A questo bisogna aggiungere “Fratelli d'Italia” e quindi siamo già sopra il 22%, al 22,6%, e contiamo di arrivare al 40%. Possiamo avere un risultato positivo, anche se è difficile, io ci credo». Così parlò Silvio Berlusconi, dai microfoni di Radio Radio. Quindi l'interrogativo è: quanto vale, elettoralmente Fratelli d'Italia - Centrodestra nazionale.? Quanto può portare a Berlusconi la nuova formazione guidata da Ignazio La Russa, ex coordinatore del Pdl in fuga ma sempre a destra; e da Guido Crosetto e Giorgia Meloni, il gigante e la bambina, questi ultimi dapprima fieri oppositori della normalizzazione imposta dal ritorno di Silvio e della cancellazione delle primarie, e ora ricongiuntisi al Pdl seppur dal Pdl spacchettati ? Berlusconi parla, dopo aver consultato sondaggi interni del 2,6%. La Russa, invece, afferma «Abbiamo il 4% certo, ma una potenzialità del 14%» di consensi. Comunque sia, con questa legge elettorale la lista autonoma apparentata con altre consentirebbe un'agevole accesso alla Camera -dove, in coalizione, basta superare lo sbarramento del 2%- , mentre al Senato è più difficile: in virtù della famigerata “salva -Moroni” i conteggi vanno fatti su base regionale - sbarramento al 3% se si vince superando il 20%-. Insomma, la neoformazione ha bisogno di tutta la visibilità possibile; e Berlusconi pare propenso a dargliela. Mentre Crosetto continua a descrivere il logo della neoformazione ricca di simbologie («Tre corde legate, una verde, una bianca e una rossa, in un nodo che non si può slegare») e mentre la Meloni insiste nel definirne le finalità («nasce per incarnare quei valori come la partecipazione, la democrazia, il merito»), le grandi manovre di Fratelli d'Italia- Centrodestra Nazionale si svolgono attorno ai numeri. Considerando che, sul fronte interno, nonostante qualche attrito di qualche dirigente lombardo, Meloni e La Russa si sarebbero accordati circa il peso nelle candidature, diviso al 50 per cento, continuano in questi giorni le adesioni al partito. Dalla Toscana, da Salerno, da Cuneo da dove ieri gli ultimi dirigenti e militanti della Giovane Italia qui hanno chiesto asilo. Col sottofondo, ovvio, della note di Mameli.