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Berlusconi contro i manettari: "Travaglio genio del male, Ingroia c'ha una testa..."

Il leader Pdl se la prende con il magistrato candidato: "E' di estremissima sinistra, toghe come lui sono un cancro". E al vicedirettore del Fatto: "E' un pm mediatico"

Giulio Bucchi
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Non ci sono solo Mario Monti e Pierluigi Bersani nell'agenda degli obiettivi di Silvio Berlusconi. Il botta e risposta mediatico a distanza tra Cavaliere e professore ha regalato un leader Pdl scoppiettante a Radio Radio. Un'intervista in cui Berlusconi ha picchiato duro sui pm scesi in politica e sui giornalisti loro amici. Fa nomi e cognomi, il Cav: uno è Antonio Ingroia, l'altro Marco Travaglio. "La candidatura di Pietro Grasso mi tranquillizza, non è un estremista - esordisce Berlusconi a proposito del magistrato candidato con il Pd -, mentre Ingroia si è dimostrato di estremissima sinistra e questo la dice lunga su come stanno le cose nella magistratura. In Italia ci sono magistrati che hanno avuto indagini delicatissime come Ingroia che si è occupato della trattativa Stato-mafia e le ha portate avanti con la testa che ha, questo è un cancro della nostra vita democratica". Parole di fiele anche per un grande sostenitore dell'Ingroia magistrato e, ora, politico, il vicedirettore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio: "E' bravissimo - è l'attacco non privo di spiazzante ironia di Berlusconi -, è un genio del male, un pm mediatico...". Attesa, a questo punto, per la puntata di Servizio Pubblico del 10 gennaio prossimo, quando il leader Pdl sarà ospite di Michele Santoro e, appunto, Travaglio: "Credo di andarci, ho accettato di andarci per avere un prime time". Sarà fuoco di fila, ma Silvio si dice tranquillo: "Non c'è nulla di cui potrei essere rimproverato che mi possa fare paura - ha aggiunto - perché non ho nulla di cui essere rimproverato e ho fatto tutto sempre con limpidezza".

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