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Berlusconi, non solo Lega: così il Pdl proverà a riprendersi il Sud

Giulio Bucchi
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di Brunella Bolloli  Al Nord c'è la partita con la Lega, ok. Ma è un Cavaliere alla conquista del Sud quello che emerge dai colloqui riservati di Arcore degli ultimi giorni. Silvio Berlusconi sa benissimo che per vincere, e soprattutto per fare in modo che gli altri non governino, deve portare a casa il risultato nelle regioni più popolose che sono, Lombardia a parte, quelle del Mezzogiorno, Sicilia in testa. Per questo ha deciso di mettere insieme quanti più «amici» possibile in una grande area del centrodestra il cui nome sarebbe, appunto, “Progetto Sud”. L'idea è quella di fare una lista unica, alleata del Pdl, da presentare al Senato e alla Camera, che ruoti attorno ai governatori Giuseppe Scopelliti (Calabria), Stefano Caldoro (Campania), Michele Jorio (Molise), Gianni Chiodi (Abruzzo) e alcuni big pidiellini come   Raffaele Fitto in Puglia. Del progetto politico farebbero parte anche “Grande Sud” di Gianfranco Miccichè e forse la formazione autonoma di Raffaele Lombardo, Mpa-Pds, che garantirebbero il risultato in Sicilia. Il raggruppamento, una sorta di «Grande alleanza sudista», farebbe da contrappeso alla Lega Nord, con la quale l'ex premier dovrebbe chiudere un accordo elettorale in Lombardia e a livello nazionale, anche essendo disposto a un suo passo indietro da candidato alla presidenza del Consiglio, come ha spiegato ieri ai microfoni di Skytg24. L'obiettivo del Cav è riprendersi il Senato ed è in quel  ramo del Parlamento che vuole diventare decisivo. E siccome il   Porcellum prevede l'assegnazione dei seggi di palazzo Madama su base regionale, ecco perché sono stati mobilitati i governatori del Pdl, in quello che è stato già battezzato un grande patto dei viceré. Leggi l'articolo integrale di Brunella Bolloli su Libero in edicola oggi, giovedì 3 gennaio

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