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Monti, attacco totale a Silvio:"Non voglio lezioni di moralità,Lui predica bene e razzola male"

Ignazio Stagno
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Mario Monti è ormai in campagna elettorale. E' senza loden. Va ovunque a parlare. Lo fa dal sito del governo e questa mattina lo ha fatto dai microfoni di Radio Anch'io su Radio1. Il Prof appare un pò impacciato nella nuova veste di candidato premier, a lui piace fare il presidente, non il candidato. Deve però dare risposte ai giornalisti.  Monti parla della Commissione d'inchiesta sulla caduta del governo di cui ha parlato Silvio Berlusconi, il Prof risponde: "E' un'idea stravagante, interessante, tardiva, ben venga". Poi va giù duro e attacca frontalmente il Cavaliera: "Berlusconi ha usato contro di me armi improprie, come i valori della famiglia. La cosa si commenta da se. Considero i valori etici fondamentalissimi. Detesto i partiti politici che usano qualche volta in modo goffo i valori etici, spesso da loro disattesi, nella realtà quotidiana come arma o accetta contro  i rivali. Penso ad alcuni esponenti del Pdl". Dopo aver risposto a Berlusconi comincia il solito monologo di promesse dopo aver messo gli italini alla gogna per un anno. Monti promette crescita: "D'ora in poi l'obiettivo sarà la crescita. Bisognerebbe coalizzare chi è per le riforme e non per la conservazione. Serviranno maggioranza larghe". E avverte tutti: "Ora la distinzione fondamentale è tra chi vuole cambiare il Paese e chi a sinistra, mi riferisco a Vendola e a Fassina, e a destra, si oppone a questo cambiamento".  Professor Grillo - Poi il Prof si traveste da Grillo e diventa l'uomo anticasta. Lui che di certo della casta ne fa parte, beccandosi 20mila euro al mese come Senatore a vita. "Ora occorre togliere certi privilegi alla cosiddetta casta", il problema è che "i partiti della strana maggioranza hanno guardato alla propria tutela e alla propria protezione. C'è da parte dei cittadini una sete di sangue contro la politica, qualunque taglio non sarebbe sufficiente", ha sostenuto il Professore, "ma c'è ancora molto da fare".  Futuro rose e fiori solo in campagna elettorale - E sul futuro ovviamente ora è più convinto dell'uscita dalla crisi. Potere della campagna elettorale. "Siamo usciti dalla crisi finanziaria. Sono molto più ottimista, il tunnel non ci crollerà sulla testa dell'auto per travolgerla come, invece, abbiamo rischiato di fare. Per quanto riguarda la produzione si parla di fine crisi al termine del 2013, inizio 2014. Se avrò responsabilità pubbliche potrò agire anzichè prevedere. So bene ciò che andrà fatto per uscire dalla crisi", dice il Professore. Monti dunque dice che la fine del perido nero è vicina. Rivendica lo spread e ricorda l'azione di governo sull'evasione fiscale. Peccato che si scordi di precisare che il calo dello spread è l'unico valore positivo di 13 mesi di governo e che l'evasione fiscale è aumentata al fronte di un incremento delle entrate fiscali. Tradotto i furbi hanno continuato a non pagare e le famiglie italiane hanno dovuto piegarsi alle trattenute fiscali. Il differenziale è sceso anche per alcune decisoni prese da Mario Draghi presidente della Bce e non certo per l'opera di Mario Monti. Tutti gli altri valori sono completamente alle stelle, dalla pressione fiscale, alla disoccupazione, alla cassa integrazione. "Oggi sono stato morbido", ha detto ai microfoni di Radio Anch'io al termine della trasmissione. Di sicuro non lo è stato con gli italiani durante il suo governo. Piegati da sprangate fiscali durissime. 

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