Tosi: se Berlusconi accetta Passera premier la Lega torna con il Pdl
Proposta indecente del sindaco di Verona e candidato del Carroccio: "Serve un nome super partes credibile, Corrado è quello giusto"
di Matteo Pandini Espulsioni per i furbetti dal rimborso regionale, a cominciare dal capogruppo leghista in Lombardia Galli. E poi una nuovo nome per il candidato premier del centrodestra: Corrado Passera. Parole e musica di Flavio Tosi, secondo cui «fanno ridere» alcune uscite del Cavaliere. Dopo essersi tuffato nelle acque del Garda per inaugurare il 2013, il sindaco di Verona risponde a Libero. Sindaco, Maroni l'ha incoronata candidato premier della Lega. "La prima battaglia è quella per la Lombardia, per noi Roma è secondaria". Andando da soli non rischiate di perdere anche in Lombardia? "Ragiono prendendo spunto da quanto successo a Verona. Se ti allei rischi comunque di non vincere. Metà degli elettori è indecisa e non sa per chi votare. Si vince su questi consensi, non su quelli che di sicuro ti voteranno". Quindi? "Quindi se non ti allei puoi dimostrare di avere un progetto credibile e coerente. Hai più chance. A Verona è successo così". Verona e la Lombardia non sono proprio la stessa cosa... "A Verona mi dicevano che era impossibile vincere al primo turno, e invece è successo. È cambiato il mondo". Berlusconi ha detto che si allea con la Lega in Lombardia solo se c'è un patto nazionale. "In politica funziona così, è una posizione comprensibile. Però dovrebbe guardare a una strategia complessiva. In Lombardia è interesse anche del Pdl sostenere Maroni. A Roma non credo che Berlusconi possa arrivare primo. Non sarei ottimista nemmeno sul pareggio al Senato". E se il Cavaliere accettasse Tosi candidato premier? "Impossibile. Non mi pongo il problema". La Lega vedrebbe bene un candidato premier come Giulio Tremonti o Giuliano Ferrara. "Serve un super partes credibile. La mia personalissima opionione è... Passera". Leggi l'intervista integrale di Matteo Pandini a Flavio Tosi su Libero in edicola oggi, mercoledì 2 gennaio