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La Fornero confessa: "Monti ha sempre voluto fare la patrimoniale"

Il ministro: "E' una evoluzione dell'Imu. Ora non si torni indietro"

Eliana Giusto
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  Il premier Mario Monti ha sempre voluto la patrimoniale, ci pensa dall'inizio del suo mandato. Lo ha confessato Elsa Fornero in una intervista al Messaggero: "Sì una patrimoniale è presente nell'agenda del Prof. Ma è una patrimoniale diversa, è un seguito dell'Imu. Ricordo benissimo quando in Consiglio dei ministri discutemmo di questa possibilità. Allora convenimmo che per fare una patrimoniale seria ed efficace serviva l'anagrafe dei patrimoni altrimenti si sarebbe colpito inevitabilmente il ceto medio che ha ricchezze più visibili e meno mimetizzabili". E ancora :"Un conto è presentare una patrimoniale costruttiva, ossia come forma responsabile di risanamento dei conti pubblici; cosa diversa è presentarla come un atto di redistribuzione della ricchezza alla Robin Hood. In ogni caso, ciò che conta è che non si torni indietro". Quindi lancia un messaggio a Silvio Berlusconi e agli elettori: "In queste settimane qualcuno promette di togliere l'Imu, senza indicare come la sostituirà".  L'agenda Monti - La Fornero parla poi delle riforme varate dal governo dei tecnici e che devono essere intoccabili: "Il nuovo governo potrà migliorare ciò che è stato fatto senza rinnegare il nostro lavoro". Perché conclude il ministro, l'agenda Monti "su singoli aspetti si può discutere ma è un messaggio innovativo anche dal punto di vista politico perché non sposa un partito, non si fa partito ma offre una visione dell'Italia che mira ad aggregare le persone di buona volontà e le forze politiche interessate a questo programma. Non a caso è stato criticato da quelli che invece hanno una visione conservativa della politica legata all'esistenza stessa di un partito e non alla soluzione dei problemi del Paese". Infine: "L'agenda Monti non fa facili promesse ma indica un percorso, ed è il percorso delle riforme strutturali del Paese che questo governo ha iniziato e che dovrebbero portare a un irrobustimento non solo della nostra economia ma della nostra società, anche sotto il profilo etico: mi riferisco alla corruzione e alla malapolitica".   

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