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Monti si scopre talent scout:"Decido io chi mettere in lista"

Monti Napoleone

Entro gennaio simboli e candidati. Ichino chiarisce: "I nomi li sceglie tutti Monti". Parte la gara fra i delusi di Pd e Pdl

Ignazio Stagno
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Mario Monti ha posto solo condizione alla sua "salita in politica": avere carta bianca sulle liste. E' questo il nodo cruciale da scioglere per il futuro del Professore. Capire chi sarà candidato nella lista del Prof e nelle altre liste che lo sosterrarnno. Diciamo subito che tra gli altri componenti della piccola Arca di Mario che dovrà sostenere il Prof nel diluvio della prossima campagna elettorale c'è stata poca resistenza. All'inizio Casini voleva imporre i suoi. Qualche nome in lista lo metterà ma tra lui e gli altri piccoli del centrino è talmente forte la paura di restare fuori che lasciano tutto nelle mani di Monti.  Il talent scout - Il premier sarà un talent scout. Lui sceglierà chi portare con sè. E ovviamente sceglierà anche chi fare fuori. Il nome più importante che sta per imbarcare è quello di Pietro Ichino, giuslavorista e senatore del Pd che è pronto a mollare il partito per andare con Monti al quale ha in pratica dettato la riforma del lavoro presente nell'Agenda Monti. Ed è lo stesso Ichino che annuncia il novo ruolo di Monti. Un "cacciatore di teste" da candidare nella sua lista.  "Il movimento per l'agenda Monti sarà una forza nuova con alcune figure che vengono dalla scorsa legislatura, ma saranno poche e attentamente filtrate dal presidente Monti". Ichino conferma che Monti non si candiderà direttamente alle elezioni, ma che avrà un ruolo attivo anche "per il solo fatto che sarà lui a controllare la composizione di queste liste e a dare il suo consenso solo alla lista che risponda ai criteri che ha enunciato in modo netto in conferenza stampa".  Quello che si muove sotto Monti è una sorta di talent show dei fuoriusciti. In tanti hanno avuto la folgorazione sulla via di Montecitorio. Hanno visto il Prof e sono diventati montiani. C'è poco da fare.  La corsa dei fuoriusciti - Così il Pdl ha pagato con l'addio di Franco Frattini, e Beppe Pisanu. Alfredo Mantovano è un altro che sta per fare le valigie. L'appuntamento più importante è quello del 14 gennaio. Quel giorno le liste dovranno essere presentate. E sulla gazzetta ufficile bisognerà indicare, per legge, il nome del capo della coalizione. In quel caso sapremo se Monti è il leader di questo rassemblement centrista e chi soprattutto sarà candidato nelle sue liste. Il Prof da lontano studia i curricula dei suoi candidati. Per ora sul tavolo ci sono due opzioni: una "Lista per l'Agenda Monti" per il Senato, finalizzata al superamento dello sbarramento all'8 per cento e un'altra alla Camera che possa essere legata a a Fli, Udc e Italia Futura. I primi nomi della lista -  Non è un caso infatti che il 12 gennaio, il premier prenderà parte all'assemblea di “Libertà eguale”, l'associazione che ha tra i suoi promotori il senatore alessandrino Enrico Morando, Paolo Gentiloni, Stefano Ceccanti e Giorgio Tonini. Una squadra destinata a crescere nel corso delle prossime settimane arruolando anche i primi transfughi ex Ppi Benedetto Adragna, Lucio D'Ubaldo, Giampaolo Fogliardi e Flavio Pertoldi. Dal mondo cattolico Monti incassa le prime adesioni senza se e senza ma. "In Piemonte siamo compatti con Mario Mauro", assicura Giampiero Leo, esponente storico di Comunione e liberazione, che da mesi tesse una fittissima rete di rapporti tra le varie associazioni cattoliche per dare una stampella importante al Prof. Poi ci sarebbe già una lista di nomi scelti direttamente da Monti e blindati nella sua lista. I nomi finora trapelati sono quelli del presidente nazionale dimissionario delle Acli, Andrea Olivero, e quello dell'europarlamentare ex Margherita Gianluca Susta, nelle ultime ore parecchio attivo nel ruolo di ufficiale di collegamento tra le varie realtà centriste. La lista di Monti è solo all'inizio. Sul suo carro vogliono salire in tanti. Ma questa lista sa tanto di un parcheggio a ore. Buono solo per arrivare al voto ed evitare di restare per strada. Chiedete a Fini e ai suoi. 

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