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Idv, ex consigliere: "Mi chiedono di versare le quote mensili"

Antonio Di Pietro

Di Pietro disse che non avrebbe applicato le calusole. Balle. Marrazzo deve pagare 3.500 euro al mese. Se non lo farà, il partito promette di portarlo in tribunale

Andrea Tempestini
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  Il consigliere regionale campano, ex Idv, Nicola Marrazzo (confluito nei Moderati di Portas), ha ricevuto una lettera dal suo vecchio partito: l'Italia dei Valori vuole far valere tutti gli articoli del contratto firmato dagli onorevoli al momento della candidatura, che prevede il pagamento delle quote mensili che i consiglieri valoristi sono pagare al partito. Quota mensile maggiorata: di base sono 1.500 euro al mese, che però diventano 3.500 se si abbandona il partito. La promessa di Tonino - Peccato che poco tempo fa, nella sua apparizione a Napoli, Antonio Di Pietro in persona aveva promesso di non volersi avvalere di questo contratto firmato con i consiglieri regionali, che tra le altre clausole prevede anche una penale di 100mila euro per chi fosse uscito dal partito prima della fine del mandato. Il commento - Ma tant'è. A Marrazzo non soltanto è arrivata la richiesta di saldare le tre mensilità arretrate, ma anche "le quote a venire". Come spiega in una videointervista pubblicata sul sito del Fatto Quotidiano, nel caso in cui Marrazzo non pagasse, l'Idv dovrà "per i contributi passati, adire le vie legali, mentre per quelli non ancora scaduti, ad esigere direttamente l'importo dovuto presso l'amministrazione del Consiglio Regionale, così come previsto dal contratto". Marrazzo commenta: "Posso mai sostenere io la sede regionale di un partito di cui non faccio più parte? Non pensavo di vivere questa amara pagina in questo momento".  

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