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Il ritorno arancione di Bertinotti:"Ingroia mi piace, e io ci sto"

L'ex leader comunista benedice il partito delle toghe. Scrive un peana per il pm e spera anche in una chiamata

Ignazio Stagno
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  Fausto Bertinotti torna a farsi sentire. Dal suo blog sull' Huffington Post benedice il nuovo movimento arancione di Antonio Ingroia. Insomma l'ex presidente della Camera ed ex leader di Rifondazione Comunista con un messaggio chiaro fa due cose: spinge l'ex pm a candidarsi e con un endorsement esplicito spera magari in una chiamata da parte di Ingroia. Bertinotti mette il cappello sul partito togato e dice pure lui: "Io ci sto". Con un giro di parole Fausto vuole dichiarare amore eterno ad Ingroia: "L'avvio della campagna elettorale avviene sotto i peggiori segni. E, mentre ritorna anche Berlusconi, prende corpo, per la prima volta in Italia, un partito borghese che, sotto l'insegna di Mario Monti, può diventare un partito di massa. Come era facile prevedere e come avevamo previsto, il governo Monti è stato un governo costituente. La piattaforma politica e programmatica sulla quale il centrosinistra ha effettuato le primarie, e con la quale si presenta alle elezioni, non rompe con questo quadro, non ne rappresenta un'alternativa ma, accettando di fatto il dettato centrale delle politiche di rigore, ne configura solo una versione emendata. C'è bisogno di ben altro e di tutt'affatto diverso. Una lista di alternativa a quest'Europa reale sarebbe un bel segno e meriterebbe un incoraggiamento". Ingroia ora sa che Bertinotti è con lui. Ma c'è da giurare che l'ex pm farà a meno di un apparentamento con l'ex leader comunista. Lui vuole facce nuove, non vecchi dinosauri.  

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