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La Meloni detta le regole: "Nelle liste nessun condannato in primo grado"

Ignazio Stagno
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Giorgia Meloni e Guido Crosetto ieri hanno annuciato una scissione dal Pdl per allargare il centrodestra. "Fratelli d'Italia", la nuova creatura politica de "il gigante e la bambina", ha imbarcato anche Ignazio La Russa e buona parte degli ex An. Oggi è stato presentato il simbolo del partito che in alto espone il nome "Fratelli d'italia" e in basso quello di "Centrodestra nazionale", l'ala dell'ex ministro della difesa La Russa. Giorgia Meloni dopo alcune dichiarazioni che attestavano il varo della nuova avventura politica ha voluto precisare una questione cruciale per i candidati nelle liste di Fratelli d'Italia: "Nello statuto di Fratelli d'Italia  specificheremo che non saranno candidati coloro che sono stati condannati in primo grado”. Il riferimento a Silvio Berlusconi sembra fin troppo esplicito. Il Cav infatti è stato condannato in primo grado a 4 anni per frode fiscale. Insomma la Meloni vuol far sapere che con Fratelli d'Italia, Berlusconi non sarebbe mai candidato. Eppure solo ieri sera Guido Crosetto aveva sottolineato come la mossa non era una scissione per prendere le distanze in maniera definitiva dal Cav: "E' una scelta coraggiosa e difficile senza un euro in tasca, vediamo che succederà,  comunque non è uniziativa contro Berlusconi", aveva detto Crosetto. Le parole della Meloni lasciano qualche dubbio. 

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