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Ingroia, armata brancaleoneArruola tutti tranne Di Pietro

L'ex pm parla a Roma durante la presentazione di "Io ci sto". Non scioglie la riserva ma fa già le liste. Chiede a Tonino un passo indietro e apre al Pd, a Grillo e ai NoTav

Ignazio Stagno
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Antonio Ingroia la domanda se la fa da solo. "Mi candido? Per avere una risposta dovrete ancora aspettare". Lo ha detto Antonio Ingroia aprendo la manifestazione in corso a Roma, con Di Pietro e De Magistris, Io ci stò.  Insomma l'ex pm non scioglie ancora la riserva: "Io non sono qui per questo ma per fare una domanda io a voi, ma a seconda della risposta potrò rispondere alle vostre domande". Ha detto ancora il pm di Palermo, ora in aspettativa, che si è presentato con la Costituzione della Repubblica italiana in mano. "Io sono qui per questo e so che anche voi, che siete in molti, siete qui per questo". Ingroia parla però come un leader e non vuole etichette addosso. Non sono un magistrato politicizzato -  E soprattutto rifiuta le accuse di questi giorni che lo dipingono come un magistrato politicizzato. "Se qualcuno dice che il mio intervento qui oggi è la riprova che ero un pm politicizzato, lo deve  dimostrare. Non basta dire che le inchieste che ho condotto erano politicizzate. Sfido chiunque a   dimostrare che io abbia orientato le mie indagini a fini politici. Io   ho fatto il pm e non ho mai indossato nessuna maglia politica". Beh per uno che ha indagato sulla trattativa Stato - mafia, intercettato il presidente Napolitano, e si è occupato del processo Dell'Utri, il fondatore di Forza Italia, dire che è un pm politicizzato è forse una bugia? Comunque ormai Ingroia la politica la fa e la predica dal palco del teatro caprarica di Roma dove oggi parte l'avventura del "quarto polo". E così con il suo intervento Ingroia "ci mette la faccia", ma sapientemente, da politico navigato vuole anche le facce degli altri. e così prepara una chiamata alle armi per la sua lista. Landini e Santoro con il pm -  "Maurizio Landini deve fare un passo in avanti con noi. Le nostre battaglie sono le sue. Poi deve farlo anche Don Ciotti e Salvatore Borsellino. Voglio anche Michele Santoro non è un invito a candidarsi. Ma se lo fa è anche meglio". Landini, Don Ciotti, Borsellino, De Magistris, Leoluca Orlando, Santoro un collage dove c'è di tutto. Via Di Pietro -  Ingroia sa bene che i puzzle non portano bene e allora chiede a qualcuno, soprattutto ai politici di fare un passo indietro: " Vedo rappresentanti della politica, Di Pietro, Diliberto, Bonelli, Ferrero, esempi di una politica pulita e alternativa che ha combattuto in questi anni battaglie contro Berlusconi prima e Monti". Ed ha aggiunto: "A loro dico: vi vogliamo al fianco. Vi vogliamo accanto, ma per far andare avanti la società civile voi dovete fare un passo indietro. A voi chiedo un atto di servizio, di responsabilità, convinciamo i cittadini che questo nuovo polo non è un collage, non è un arcobaleno ma è una nuova identità e una nuova sintesi. Se riusciamo a fare questo ci sto e sono disposto a candidarmi per portare questa battaglia in Parlamento".  Con Grillo e anche col Pd - Poi Ingroia pensa pure alle alleanze e già strizza l'occhio a tutti. Parla di Beppe Grillo. "Io non ho condiviso alcune scelte di Beppe Grillo ma molte battaglie le condivido, penso al noTav. Caro Beppe a volte usi toni troppo alti ma il movimento costituisce una novità politica e demonizzarlo è sbagliato". Poi Ingroia bussa pure alla porta di Bersani: "Molti elettori del PD hanno le nostre stesse idee e io chiedo un incontro a Bersani io credo che nel costruire questo nuovo polo un confronto col PD lo dobbiamo fare". Non male per un neofita della politica come lui ama definirsi. In solo comizio ha fatto liste, candidature, alleanze e rifiuti. Non si dica che è un magistarto politicizzato. Ingroia potrebbe offendersi. 

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