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Bossi: Se Berlusconi si candida difficile l'alleanza Pdl-Lega

Bossi e Maroni

Il Senatùr sposa le posizioni di Bobo: "Se Berlusconi vuole correre per la premiership un accordo tra Pdl e Lega Nord sarà difficile da realizzare"

Andrea Tempestini
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  Il vecchio asse pare essersi incrinato. Definitivamente. Chi ipotizzava che dopo la rottura seguita alla fine dell'ultimo governo Berlusconi, lo stesso Berlusconi e Umberto Bossi si sarebbero riavvicinati, sbaglia. E non c'entrano soltanto gli scandali che hanno travolto (e "detronizzato") il Senatùr, portando la Lega Nord guidata da Roberto Maroni su binari (fino ad oggi) differenti da quelli del Pdl. Bossi non è più il "capo", ma sembra pensarla come il "capo nuovo", Bobo. "Se Berlusconi fa il candidato premier è difficile", ha risposto il Senatùr parlando con i giornalisti a Montecitorio, che gli chiedevano sull'ipotesi di un accordo tra la Lega e il Pdl in vista delle prossime elezioni politiche. Poi ha rincarato: "Nei rapporti tra Pdl e Lega il problema è Berlusconi". Serve un altro candidato? "L'intesa su un altro nome deve trovarla lui con i suoi", ha tagliato corto l'ex segretario federale. La posizione di Maroni - Parole che, di fatto, ricalcano quelle del segretario federale Maroni, impegnato in una difficile trattativa dagli esiti imprevedibili con il Pdl. Soltanto ieri, giovedì 20 dicembre, l'ex ministro degli Interni aveva spiegato che "se gli azzurri vorranno sostenere la mia candidatura in Lombardia ben venga, ma oggi a Roma siamo su fronti opposti. Il Pdl sostiene il governo, noi no. E questo fa la differenza". Un assetto che però gli intensi giorni che verranno di questa infuocata campagna elettorale potarnno profondamente mutare. "Penso di ricandidarmi" - L'altro nodo delle possibili alleanze tra Carroccio e azzurri riguarda la regione Lombardia del post-Formigoni. Bossi, in merito, ha affermato di credere che "la Lega in Lombardia ce la fa anche da sola. Per le politiche - ha puntualizzato - è un'altra questione". Quindi la bordata contro il premier: "Monti ha fatto troppi danni, la gente gli darà quel che merita". Un accenno, inoltre, alle indagini che lambiscono la Lega e i consiglieri della regione Lombardia, compreso suo figlio Renzo: "Il magistrato faccia pure quello che vuole". Infine, una battuta sul suo futuro: "Se sarò di nuovo candidato per la Lega alle elezioni del 2013? Penso di sì...".  

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