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Berlusconi vuole un futuro in rosa:"Le donne tengono in piedi l'Italia, faremo di più per loro"

Il Cav mette le donne italiane al centro del suo programma elettorale e promette: "Daremo una mano a chi è il motore delle famiglie italiane". Poi ribadisce: "Basta Imu e riforma della Costituzione"

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi continua la sua campagna elettorale. Il Cav è scatenato e non perde occasione in tv per dire la sua e il suo probabile programma di governo. In un'intervista andata in onda su Pomeriggio cinque, Berlusconi mette al centro di tutto le donne. "Ringrazio le donne perchè sono quelle che tengono in piedi la famiglia e quindi l'Italia. So che in Italia non c'è parità nel lavoro, delle donne che lavorano il 33% sono part time e su di loro pesa anche l'essere spose e madri e quindi hanno anche il peso della famiglia e della casa. Le donne sono più responsabili di noi e hanno più intuito per arrivare al nocciolo delle questioni e anche per questo ho avuto un governo con il numero più alto della storia della Repubblica. Credo che dovremmo fare di più per le famiglie e le donne", ha affermato il Cavaliere. Un'appello il suo al mondo rosa del Paese che l'ex premier vuole rendere protagonista del futuro.  Non al voto di protesta per Grillo - Berlusconi durante l'intervista ha parlato anche delle prossime elezioni, invitando gli italiani a partecipare al voto e ad evitare quello di protesta. "Io credo che gli italiani devono arrivare alla consapevolezza che così non si può avere un Paese moderno, bisogna che non vadano a confinarsi nell'area del non voto, che ora i sondaggi ci dicono essere quasi la metà a cui si aggiungono i voti dell'antipolitica a Grillo, che sono un voto di protesta. Quindi, sono solo il 30% gli italiani che danno un voto ragionevole, tutti devono rendersi consapevoli che così non si va da nessuna parte, anzi si va verso un peggioramento".  Via Imu e abbassare pressione fiscale -  Sul programma del Pdl è chiaro ed elenca i punti fermi: "Primo, abrogare subito l'Imu, la casa è sacra e non si tocca; secondo, bisogna abbassare la pressione fiscale di almeno un punto all'anno; terzo, cambiare il rapporto tra il fisco e il contribuente, perchè oggi ci sono situazioni da Stato di polizia tributaria che non si possono tollerare; poi stretta sulle intercettazioni; eliminare la tracciabilità dei contanti almeno fino a mille euro".  Riforma della Costituzione - Poi il Cavaliere torna a parlare dell'assetto istituzionale del Paese che giudica inadeguato per poter davvero dare il via ad un grande piano di riforme, anche costituzionali. "Se in Italia un solo partito non risucirà ad avere la maggioranza e non potrà provvedere alla riforma della Costituzione dando più poteri al premier, sia sui ministri che sui decreti, senza vederseli impugnare dai pm di sinistra, l'Italia rimarà un Paese non governabile. Quindi bisogna che gli italiani diano la maggioranza a un singolo partito che deve arrivare prima di tutto a cambiare l'assetto istituzionale e solo dopo potrà realizzare il suo programma".

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