Pdl, La Russa: con me trenta onorevoli
La lista dei deputati e senatori che confluiscono in 'Centrodestra nazionale'. Ora l'ex ministro punta a Crosetto e Meloni: sarebbe lei il volto del nuovo partito
Il giorno dopo aver varato ufficialmente il suo nuovo partito (battezzato provvisoriamente 'centrodestra nazionale'), l'ex ministro della Difesa e a questo punto pure ex coordinatore nazionale azzurro Ignazio La Russa conta le sue truppe, convinto di poter contare alla fine su circa 30 parlamentari tra Camera e Senato,oltre a un cospicuo numero di consiglieri regionali, provinciali e comunali. Ai quali vanno aggiunti alcuni esponenti di spicco della società civile e un drappello di amministratori locali come il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Tra i deputati pronti a seguire La Russa (oltre ai fedelissimi dell'area lombarda Massimo Corsaro, Viviana Beccalossi e Riccardo De Corato) ci sarebbero Pietro Cannella, Carlo Ciccioli, l'ex presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, Agostino Ghiglia, Tommaso Foti, Carlo Nola. Al Senato La Russa farebbe affidamento su un altro gruppo di fedelissimi (tra questi, Alfredo Mantica, il presidente della commissione Giustizia Filippo Berselli, Alberto Balboni, Achille Totaro, Antonino Caruso, Giuseppe Milone). L'ex ministro starebbe poi guardando con attenzione agli 'alemanniani' scontenti della linea di via dell'Umiltà: si parla del possibile coinvolgimento della deputata Paola Frassinetti. Caso a parte Alfredo Mantovano che fa parte dell'ala montiana pidiellina: deluso dal Cav e contrario alla creazione di una nuova 'cosa', l'ex sottosegretario attende le prossime mosse del Professor Monti. Anche 'Fare Italia' è divisa sul futuro: mentre Andrea Ronchi resterebbe nel Pdl, Adolfo Urso aspetta le mosse Monti. Proseguono, intanto, i contatti con Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Il trio è stato visto oggi a fitto colloquio sui divanetti del Transatlantico, durante una delle pause nei lavori della Camera. La Russa spiega di essere pronto ad archiviare 'Centrodestra nazionale' per creare “un soggetto politico assolutamente diverso”, insieme ai due. “Stiamo discutendo, vediamo come si evolverà la situazione”. E lascia intendere che è disponibile a fare il padre nobile dell'operazione politica lasciando alla Meloni il ruolo di 'front woman', in tandem con lo 'Shrek azzurro', così come Crosetto viene scherzosamente chiamato dai suoi.