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Monti, la lista ruba voti a sinistra

Secondo i sondaggisti, il premier ruberà consensi a Bersani ma arriverebbe massimo al 15% poi dovrebbe allearsi

Lucia Esposito
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Pier Luigi Bersani lo sa bene, per questo teme la discesa in campo di Monti, per questo ripete che lo preferirebbe "super partes" Oggi, 18 dicembre, ha assicurato che i rapporti con Mario Monti non sono cambiati dopo le voci di una possibile discesa in campo del premier. "Assolutamente no", ha spiegato il segretario del Pd ai giornalisti che gli chiedevano se vi siano stati cambiamenti. "Leggo di cose diverse, ma è stato un colloquio cordialissimo - ha detto - ci siamo fatti gli auguri e ce li faremo ancora, alla grande".  I sondaggi  In realtà il candidato premier del Pd teme una discesa in campo di Monti. I sondaggi, infatti, confermano che un'eventuale lista del professore pescherebbe prepotentemente a sinistra.  "Una lista che si richiami a Mario Monti ma senza il professore candidato - dice Antonio Noto di Ipr Marketing al quotidiano La Stampa - non ha nessuna speranza di andare oltre il 4%. Con Monti leader il caso sarebbe diverso e secondo le nostre rilevazioni può ambire a un undici per cento". Secondo Noto quest'undici per cento sarebbe formato da molti voti pescato nel bacino del centrosinistra almento il sette per cento, più un tre per cento di Pdl e un altro punto da altre forze. E' tra i voti di Bersani e alleati che una lista Monti andrebbe a pescare, anche perché nel centrodestra il premier viene considerato come alternativa a Silvio Berlusconi. Come ricorda sempre alla Stampa il sondaggista Nicola Piepoli, Mario Monti è stato molto amato perché è stato identificato soprattutto nei primi mesi del suo governo come il tecnico che, seppur attraverso una politica del rigore e dell'austerità, avrebbe risollevato le sorti dell'Italia. Ma allo stesso modo è stato molto odiato per la delusione, perché gli italiani si sono accorti che quel risanamento sperato non è arrivato.  Nuovo scenario Diverso il quadro prospettato da Renato Manneheimer rispetto alla possibilità che Monti si metta a fare campagna elettorale. In questo caso, rileva il sondaggista, il premier potrebbe cambiare e Monti potrebbe prendere consensi da entrambi gli schieramenti. Non otterrebbe la maggioranza, ma spiega il sondaggista, potrebbe allearsi con il Pd ma "a quel punto Monti doventerebbe per il Pd un vero problema, date le alleanze già sancite".  

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