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Grillo, sondaggi a piccoScimmiotta il Pd: primarie a 5 Stelle

Un sondaggio Swg: per la prima volta il Movimento è sotto il 20%. Lui corre ai ripari e chiama il movimento alle primarie per eleggere i candidati al parlamento

Ignazio Stagno
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Primarie grilline Beppe Grillo come Renzi e Bersani? Sì. Se Beppe lancia le primarie anche lui forse è un pò più "Pdmenoelle". Il leader ha uffcialmente lanciato sul suo blog le primarie per i candidati al parlamento del Movimento Cinque Stelle. Tutto si svolgerà online ovviamente. In perfetto stile grillino. Potranno votare solo gli iscritti al sito del movimento dal 3 dicembre. Tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00. Quando l'annuncio è apparso sul web tutti i militanti grillini hanno esultato per una nuova "lezione di democrazia" regalata da Beppe. Ma l'entusiasmo è durato davvero poco. Infatti le modalità di voto proprio non vanno giù alla base del movimento. E le critiche cominciano subito arrivare. "Ma scusa Beppe si può votare dalle 10 alle 17, da lunedì a giovedì? E chi lavora e non ha accesso a internet come fa? E poi in base a cosa votiamo se non conosciamo i candidati: non ci sono stati presentati, non sappiamo niente di loro?", scrive un fan del M5S. Un altro scrive: ""Beppe, Ragazzi, datemi qualche spiegazione perché ho paura che si stia facendo un grosso buco nell'acqua, non roviniamo tutto sul più bello". C'è paura che queste primarie diventino un boomerang. E un'inscritta al M5S accusa Grillo di averci pensato con grande ritardo: "I tempi mi sembrano stretti per poter fare un'analisi attenta di ogni singolo candidato e votare quello più idoneo".  Campanello d'allarme Cosa succede in casa Grillo? In tanti nel movimento se lo chiedono. A quanto pare qualcosa comincia a scricchiolare. Ad essere troppo sicuri di vincere si rischia di scivolare prima del traguardo. Il movimeto cinque stelle da tempo è dato nei sondaggi sopra la soglia del 20 per cento. Un risultato impensabile solo due anni fa. E invece Grillo con post su facebook, adunate in piazza, e traversate in mare ha raggiunto una quota di elettorato di tutto rispetto. Ma ora il vento sembra che stia cambiando. I risultati dell'ultimo sondaggio Swg il Movimento di Beppe Grillo, per la prima volta da molto tempo, finisce sotto il 20 per cento e cala al 19,5. Qui i fatti sono due: o gli altri partiti si sono messi a fare i grillini oppure i grillini cominciano pian piano a diventare un partito come tutti gli altri. Grillo comincia a soffrire di "Savianite" acuta. Come Roberto Saviano che ha sempre il solito repertorio da anni, sembra che Beppe sia diventato un disco rotto. Polemiche contro la casta, raduni contro rigassificatori e inceneritori, attacchi ai giornalisti. Quando il disco finisce lui lo fa ricominciare subito. Un post sul blog, un attacco alla stampa, una dichiarazione contro i vitalizi e la seconda repubblica e il gioco è fatto. Ma a quanto pare il pifferaio magico comincia lentamente a perdere il suo potere da incantatore di piazza. Grillo si butta su tutto. Se c'è una fetta di populismo su cui fiondarsi lui è lì pronto a fare i suo bel discorso. Il pd ha cominciato a fare sul serio con le primarie, il pdl cerca se se stesso ma vuole cambiare marcia, in tanti creano movimenti, ad esempio De Magistris, per prepararsi alle prossime elezioni. Tutto questo movimento delle ultime settimane ha interrotto, forse, il moto perpeuto del Movimento cinque stelle. Dopo le elezioni siciliane sembravano lanciatissimi ma sono bastate solo poche settimane e la freschezza di Grillo comincia a diventare un ritornello già sentito. Beppe forse avrà peccato di presunzione. E i problemi più grossi li hanno cerati i suoi stessi grillini. Da Favia alla Salsi, le  epurazioni hanno cerato una forte disaffezione al movimento. In tanti si chiedono se le epurazioni siano casuali o siano un piano antidemocratico che caratterizza il movimento.  E' sempre stato violento A supporto della tesi antidemocratica ha parlato oggi a Radio24 Federica Salsi. Ancora una volta la grillina epurata per aver partecipato ad un talk show svela altri retroscena del Grillo meno conosciuto:"Grillo nei modi è sempre stato molto violento, abbiamo fatto il 'vaffanculo day', ma adesso i toni da sarcastici, violenti, estremamente taglienti, hanno un contenuto di cattiveria nei confronti delle persone. Ormai - ha detto la Salsi - si scende molto più nell'attacco personale piuttosto che nella critica. Questo scatena le tifoserie che si sentono legittimate ai peggiori insulti ed è molto pericoloso". Insomma il Grillo violento spaventa forse gli elettori. Dovrà presto sentire il "boom" del tonfo nei sondaggi? Sondaggio bene Pd dubbi Pdl I risultati sempre del sondaggio Swg  danno il Pd al 30%, con un balzo di oltre tre punti in soli sette giorni, nella settimana segnata dal dibattito televisivo tra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani, domenica al ballottaggio per le primarie di partito. Guadagna qualcosa il Sel (+0,7%), raggiungendo il 6%.Il Pdl perde un punto rispetto a settimana scorsa e scende sotto il 15% (14,3%). Se il Cavaliere dovesse decidere di creare una lista "Forza Italia 2.0" avrebbe il 9,3% di voti alle prossime politiche. 

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