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Ingroia ha le idee confuse"Candidarmi? Sì. Anzi no.Ma forse sì"

Il pm Antonio Ingroia

Il magistrato non sa che fare. E nello stesso giorno, su due quotidiani diversi riesce nell'impresa di contraddire se stesso. Intanto De Magistris parte con o senza di lui

Ignazio Stagno
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L'importante non è avere tante idee. l'importante è averne una. Qualcuno diceva. Antonio Ingroia deve invece averle tutte confuse. Oggi ha parlato su due quotidiano. Su IlFatto Quotidiano, e anche sul Mattino di Napoli. Chi legge le sue parole non può non restare indifferente ad un'indecisone netta del magistrato. Da tempo Luigi De Magistris lo tira per la giacchetta per candidarlo alle prossime politiche con il Movimento Arancione. La risposta del magistrato era attesa da tempo. E lui ne riesce a dare due diverse nello stesso giorno. Su il Fatto su una sua candidatura scrive così nella sua rubrica:"Ora leggo sui giornali italiani di mie presunte e annunciate candidature politiche. Su questo voglio essere chiaro, non mi interessa essere un candidato, non mi interessa un seggio in Parlamento". E va oltre chiudendo proprio la porta in faccia a Giggino: "Non sono mai stato una 'toga rossa' come non diventerò mai una 'toga arancione'". Il no sembra chiaro. Ma sul Mattino di Napoli invece parla di un interessamento per il movimento arancione. E su una sua presenza sabato alla presentazione della nuova lista invece dice: "io andrò come osservatore. Per ora apprezzo le parole di de Magistris, con lui il contatto c'è sempre stato. Poi i nomi di chi deve portare avanti questo progetto sono per il momento secondari. Non si può dire che non è un no, non si può dire nulla". Insomma quello di Ingroia su Fatto è un no secco e sul Mattino invece è un "ni" che sa tanto di sì. L'interpretazione è difficile. o Giggino perde i pezzi già prima di partire oppure il magistrato deve fare chiarezza. Dentro di sè.

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