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Sulle pensioni Fornero commissariataIl governo risolverà i ricongiungimenti

Il sottosegretario Polillo "si impegna a risolvere il problema delle ricongiunzioni onerose". Si spenderanno 1,45 miliardi e non 2,4 come ipotizzava la Ragioneria

Matteo Legnani
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  Da argomento tabù (per la stabilità dei conti pubblici), all'ammissione che sì il problema c'è, e va risolto. Ieri l'esecutivo ha dovuto accettare, tra gli Ordini del giorno al Ddl di stabilità, anche uno che «impegna il governo a risolvere il problema delle ricongiunzioni onerose dei periodi assicurativi». Siamo ben lontani dalla soluzione, ma è importante che l'Odg (della Lega) abbia incassato il parere favorevole del vulcanico sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo. Che ha precisato «che ciò dovrà avvenire nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica». Vale a dire: bisogna trovare i quattrini per coprire il costo. La cosa che fa ben sperare è che sempre Polillo, a Montecitorio, abbia  confermato  «gli impegni» presi in commissione Bilancio alla Camera sulle modifiche da realizzare nel passaggio in Senato. Politicamente si tratta di poco più di un impegno morale, visto che l'Odg non obbliga il governo e poi c'è la clausola di salvaguardia («i vincoli di finanza pubblica»). Però, dopo oltre due anni, che almeno se ne parli è già un passo avanti. E poi c'è una valutazione meramente politica: la competenza sul Welfare (e quindi sui ricongiungimenti) è del ministero del Lavoro. Quindi di Elsa Fornero, che ha sempre spiegato che «per equità intergenerazionale» non intende rimettere mano alla vicenda. Ora l'impegno di Polillo, a nome del governo, di fatto “commissaria” le scelte di Fornero. Resta da vedere come finirà al Senato, spiega Antonio Castro su Libero di venerdì 23 novembre. I ricongiungimenti sono un nodo cruciale. E una spina nel fianco per la Fornero. Ora il governo deve dare risposte concrete. Leggi l'articolo integrale di Antonio Castro su Libero in edicola oggi 23 novembre   

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