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Idv a pezzi, Fini salva Di Pietro. Il Pd: "Gianfry, sciogli il gruppo". I dipietristi: "No, salva 40 precari"

Giulio Bucchi
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  di Paolo Emilio Russo Il gruppo a Montecitorio dell'Idv perde altri due deputati e scende a 17 componenti. Le agenzie di stampa non fanno in tempo a battere la notizia che Roberto Giachetti, deputato del Pd che vive su Twitter, stuzzica Gianfranco Fini e gli chiede di sciogliere il gruppo. Il gruppo dell'unico partito che cinque anni fa era alleato col Pd. Così facendo, però, condannerebbe al licenziamento una quarantina di lavoratori del gruppo Idv: segretari, addetti stampa, avvocati degli uffici legislativi. Giachetti non se ne cura. Così come il rischio di avere "esodati" della politica a tre mesi dal voto. Alcuni di questi lavoratori non la prendono bene e si scatenano su Twitter contro il deputato. "Ma sai quanti lavoratori vanno a casa?", risponde. "Mettitela una mano sulla coscienza", scrive @GianlucaDe Filio. E @mallegruc lo smaschera: "Nel 2006 ci fu la deroga di Fausto Bertinotti per Rosa nel Pugno a 17 deputati, e la Rosa dovresti conoscerla”. Giachetti vanta, infatti, un passato da Radicale. La polemica si allarga su Twitter e il deputato non ne esce bene. Non manca un accenno alle primarie: "che gli frega dei lavoratori a @bobogiac, ora è renziano e marchionista e si preoccupa solo dei soldi a Radio Radicale". Infine, per scherzo, arriva la proposta, che incassa molti retweet: "Se ci licenziano andiamo tutti a mangiare a casa di Giachetti". Proposta subito accolta da @elvikkia che chiede "per me amatriciana e carbonara grazie!". Giachetti non replica a nessuno, forse per evitare che la sua inflessibile quanto legittima iniziativa politica, si trasformi in un scontro tra lui e lavoratori precari che provano a tutelare i pochi mesi di stipendio rimasti.  

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